Un bonus a chi assume gli ex lavoratori Ditec

Quarto d’Altino. Accordo in Provincia per trovare un lavoro ai trenta dipendenti Minto (Confindustria): «Oltre ai benefici del Governo, offriamo altri 9.600 euro»

QUARTO D’ALTINO. Un bonus di 9.600 euro alle aziende che vorranno assumere gli ex lavoratori Ditec in cassa integrazione.

Si è svolto nei giorni scorsi, nella sede di Veneto Lavoro, un incontro per mettere a fuoco la situazione dell’azienda produttrice di cancelli e porte automatiche, entrati in cassa integrazione nel settembre 2013, con la chiusura del sito produttivo altinate per la delocalizzazione messa in atto dalla Assa Abloy. Presenti la Entrematic Italy Spa, Confindustria Venezia, Confapi Veneto, Giuseppe Minto e Antonio Silvestri per la Fiom Cgil, una rappresentanza della Provincia, il sindaco di Quarto, Silvia Conte e gli stessi ex dipendenti.

L’obiettivo era quello di monitorare l’evoluzione della crisi. Attualmente i lavoratori interessati dal sostegno al reddito sono 30 dei 57 lasciati a casa. Persone specializzate che hanno seguito corsi di aggiornamento: addetti al montaggio serramenti, al controllo di qualità dei prodotti elettrici, responsabili di magazzino, impiegati, assemblatori, spedizionieri. «La novità dell’accordo siglato tra le parti», spiega il segretario Fiom Giuseppe Minto, «prevede che qualsivoglia azienda che assume a tempo indeterminato uno di loro, anche non associata a Confindustria, di qualsiasi ramo e genere, oltre ai benefici del Governo, possa usufruire di un bonifico di 9.600 euro lordi, un beneficio non indifferente, che prima era legato solo a Confindustria». Prosegue Minto: «Si tratta del primo accordo del genere in Provincia, sul quale noi puntavamo. Non importa in che settore e per quale mansione vengano assunti, né se si tratta di un artigiano o di una azienda manifatturiera, l’importante è che siano assunti per ricevere il riconoscimento economico da parte di Entrematic».

C’è tempo fino alla fine della cassa integrazione, il 29 settembre. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’accordo: aumentare le opportunità di ricollocazione del personale in esubero, in considerazione dell’approssimarsi della scenda del secondo anno di cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività produttiva. Per chi voglia invece insediarsi nel sito produttivo di Quarto e assumere, l’incentivo è ancora più elevato, perché ammonta a 14.400 euro lordi, ma finora nessuno ha manifestato questa volontà.

I curriculum e la posizione dei lavoratori sono stati inseriti nella banca dati del Centro per l’impiego provinciale.

Marta Artico

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