Un boato, fulmine colpisce il campanile

San Giovanni Evangelista, crolla pezzo di cornicione: i detriti cadono in campiello de la Scuola, chiuso da vigili e pompieri
Di Mitia Chiarin
Interpress/Gf.Tagliapietra. 29.05.2016. Fulmine si scarica sul campanile di San Giovanni Evangelista abbattendo un cornicione in pietra D'Istria.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 29.05.2016. Fulmine si scarica sul campanile di San Giovanni Evangelista abbattendo un cornicione in pietra D'Istria.

Si è udito un forte botto, nella zona, verso le 18.30. Poi la calma.

Un fulmine ha centrato domenica pomeriggio il campanile della chiesa di San Giovanni Evangelista a Venezia, in campiello de la scuola. La chiesa sovrasta l'omonima scuola di San Giovanni Evangelista, nella zona tra i Frari e San Polo, uno dei gioielli del centro storico veneziano. Lesionato dal fulmine un cornicione in pietra d'Istria del campanile che è crollato a terra e i calcinacci si sono sparsi in giro per tutto il campo. Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto, per i rilievi di sicurezza, sono arrivati i vigili del fuoco di Venezia e poi anche i vigili urbani del comando di Venezia.

Si è deciso, in via precauzionale, di chiudere l'accesso al campiello de la Scuola, dal portico di San Giovanni Evangelista e fino a calle de la Laca. Una chiusura che è stata sancita attorno alle 21 dall’arrivo delle transenne posizionate dai vigili urbani che hanno prsidiato la zona, anche dopo la partenza della squadra di vigili del fuoco che ha eseguito i primi rilevi, fino al posizionamento delle barriere di sicurezza. Il timore, infatti, è che ci possano essere altre cadute di materiali dall’apertura sul campanile, dopo il crollo di un pezzo di cornicione in Pietra d’Istria.

E visto che il maltempo che ieri ha sferzato la città secondo le previsioni poteva creare problemi anche nella notte in primis a causa del vento, si è decisa la chiusura della zona almeno fino alla mattinata odierna. Poco lontano è attiva anche una scuola, quindi la precauzione è d’obbligo. Oggi sarà possibile verificare meglio l’entità del danno patito, causa un fulmine, dal campanile della chiesa che secondo la tradiszione risale al 970, data di fondazione per opera della famiglia Badoer. La chiesa sorge nelle vicinanze della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari e di fianco alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Nei secoli, l’edificio è stato più volte ristrutturato e nel 1759 l'architetto Bernardino Maccaruzzi modificò in parte l'architettura gotica della chiesa mentre il campanile è stato radicalmente ristrutturato nel XVIII. La notizia dell’incidente ha colto molti di sorpresa.

Anche la moglie di Andrea Martini, il presidente della Municipalità, ha udito il forte botto. «Alcuni amici che abitano in zona hanno udito pure loro quel botto potente. Ma nessuno ha capito cosa stava accadendo», spiega il presidente della Municipalità.

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