Un bicipark da 150 posti al Tronchetto
VENEZIA. A cosa serve una pista ciclabile per raggiungere Venezia se poi non c’è una sola rastrelliera dove poter lasciare la bicicletta in sicurezza, senza legarla al primo palo che capita a tiro? Il Comune sta ora cercando di correre ai ripari, soprattutto in vista dell’estate quando, dopo l’ultimazione della ciclabile nel tratto di Marghera, la pista ciclabile potrà cominciare a essere usata da decine di ciclisti, dopo l’ordinanza di apertura dello scorso ottobre.
Nei giorni scorsi il sindaco è tornato a sollecitare una soluzione, in tempi rapidi, e per questo per mercoledì è stata convocata una riunione che vedrà sedere attorno allo stesso tavolo i responsabili della Mobilità, dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici di Ca’ Farsetti, oltre ai vertici di Avm. Sul tavolo c’è un’ipotesi di progetto che prevede la realizzazione di un bicipark da almeno 150 posti previsto, al Tronchetto, ai piedi del People Mover. Perché questa è l’intenzione: far arrivare i ciclisti a due passi dalla funicolare, da dove poi possono raggiungere piazzale Roma e quindi il centro storico di Venezia. Il costo dell’intervento è ridotto - nell’ordine di alcune decine di migliaia di euro - e anche i tempi di realizzazione potrebbero essere brevi: in fondo si tratta di installare alcune rastrelliere all’interno di un’area da recintare sul modello, ad esempio, anche se lo spazio è molto più piccolo, di quanto realizzato a piazzale Cialdini, l’area di interscambio del tram al centro di Mestre. Il vero problema sono invece, in quell’area del Tronchetto, le autorizzazioni. L’intesa infatti deve essere raggiunta da Comune e Autorità portuale, con il via libera della Soprintendenza. «La nostra speranza», dice l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, «è di arrivare alla realizzazione del bicipark entro l’estate, nell’arco di due-tre mesi: potremmo farcela se non vi saranno intoppi nel percorso delle autorizzazioni. Purtroppo quando è stata pensata la pista ciclabile, in passato, nessuno ha pensato a un’area per le biciclette».
Del bicipark al Tronchetto si parla da circa due anni ma solo nelle ultime settimane c’è stata un’accelerata. «Sul fronte dei lavori pubblici gli uffici sono sotto pressione per i tanti interventi», aggiunge Boraso, «ma stanno lavorando bene anche sul fronte delle ciclabili». Che in città vede un altro nodo da risolvere: quello relativo al tratto mancante di 400 metri tra via Porto di Cavergnago e la Vallenari. In calendario, sempre in settimana, un incontro con i tecnici di Veneto Strade.
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