Un aquilone-falco per scacciare i gabbiani l’esperimento degli esercenti a San Marco

Claudio Vernier, presidente dell’associazione: «Costretti al fai da te. Anche i flussi turistici qui sono un’emergenza»

VENEZIA. «Grandi promesse, grandi progetti. Ma qui non cambia nulla. E la situazione peggiora». Allarga le braccia sconsolato il presidente dell’associazione piazza San Marco Claudio Vernier. E mostra nel cielo il grande aquilone a forma di falco che volteggia tra le due colonne. Ha l’aspetto di un rapace, leggero e morbido. E tiene lontano i gabbiani dai tavolini del Todaro..

Avete scelto il fai-da-te

«L’altro giorno due turisti si sono fatti medicare all’ospedale. I gabbiani hanno assaltato il tavolo dove erano seduti. Abbiamo denunciato la situazione qualche mese fa. Incontri, rassicurazioni, autorità che vengono in sopralluogo. Ma stiamo ancora aspettando. Così abbiamo pensato di fare. Abbiamo visto che lo usavano alcuni yacht ormeggiati a Punta della Dogana. Il falco finto su trova su Internet, costa meno di 100 euro».

Funziona?

«Sì. Naturalmente non è una soluzione definitiva».

L’emergenza gabbiani esiste ancora?

«I gabbiani sono aggressivi, cattivi. Hanno fame. Vengono qui anche da altre parti della città perché non trovano cibo come prima nelle immondizie abbandonate in strada. Ma sono pericolosi».

La Piazza è sotto gli occhi del mondo

«Infatti. Molti ci chiedono se la città non pensa di fare qualcosa. Gli episodi degli attacchi si sono ripetuti negli ultimi mesi. Arrivano in picchiata, portano via il panino o il gelato. Non hanno paura di nulla».

Sono i gabbiani il problema della Piazza?

«Veramente abbiamo anche l’emergenza turisti. Un’invasione che non ci fa lavorare. E se la soluzione è chiudere qui con le transenne come hanno fatto a Carnevale, proprio non ci siamo. I problemi si spostano solo un po’ più in là».

Dunque cosa bisogna fare?

«Bisogna limitare i flussi. A un certo punto chiudere e basta. Rendere la prenotazione obbligatoria.Chi non ce l’ha sta fuori. E non possiamo aspettare il 2021 come dice il sindaco».

Poi?

«Ci sono le trasformazioni commerciali. Le rivendite di cibo da asporto. L’altra sera ero in campo Santa Margherita e c’era la gente seduta per terra che mangiava le pizze e le paste appena comprate nel take away».

Quello forse è un problema di controlli e di vigilanza

«Certo che lo è. Siamo un po’ sfiduciati. Perché chiediamo interventi che non arrivano. E intanto la situazione peggiora. In piazza San Marco sono in aumento anche i venditori di grano bengalesi. È vietato dar da mangiare ai colombi in Piazza».

Dunque chiedete più controlli.

«Fondamentale. Adesso il Comune ha assunto cento nuovi vigili, dovrebbe essere più facile. Controlli, ma anche decisioni rapide. A cominciare dai gabbiani». —


 

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