Un anno fa la tragedia di Franc e Simone

Appena un anno fa un’altra tragedia aveva funestato il mondo dell’aviazione nel Veneto orientale. Il 5 febbraio, durante il sorvolo dell’aviosuperfice di Caposile, era infatti precipitato l’ultralegg...

Appena un anno fa un’altra tragedia aveva funestato il mondo dell’aviazione nel Veneto orientale. Il 5 febbraio, durante il sorvolo dell’aviosuperfice di Caposile, era infatti precipitato l’ultraleggero pilotato dal farmacista Franc Borin, (nella foto) 45 anni, jesolano, aviatore di grande esperienza e fondatore del Pioneer Team. Accanto a lui il trevigiano Simone Conte, di appena 18 anni, residente a Povegliano, nel trevigiano. Volevano scattare qualche foto dall’alto ma durante un passaggio a volo livellato il Pioneer 300 ha avuto un cedimento e si è schiantato. I due occupanti sono morti sul colpo. Anche l’aviosuperficie di San Stino è stata funestata da incidenti di ultraleggeri. Due in particolare quelli che più hanno impressionato. Il 13 settembre del 2010 in un disastro hanno perso la vita Pietro Sturniolo, 42 anni, imprenditore edile di Marcon e Renzo Raffaini, 45 anni, di Camalò di Povegliano. Sono rimasti uccisi nello schianto al suolo dell’ultraleggero Supereurostar. Sturniolo, pilota e consigliere del direttivo della scuola Blue Arrows voleva fare un breve volo assieme all’amico. Aveva salutato il figlio Mattia cui aveva appena regalato un modellino di aereo e aveva preso il volo, ma durante una virata a 180 gradi l’aereo è precipitato accanto alla scuola di San Stino. Entrambi sono morti. E solo anni prima Sturniolo aveva assistito alla tragedia di volo in cui era morto l’amico Gaetano Pietro Manfredi, detto “Piernino”, 42 anni, e la figlioletta Sabrina, di appena 4, precipitati con un ultraleggero sulla stessa aviosuperficie.

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