Un anno d’oro per la chimica cresce anche l’occupazione
MIRA
La chimica mirese va a gonfie vele con assunzioni in arrivo e fatturati che viaggiano in positivo. Non mancano ovviamente i problemi ma il quadro che si sta delineando per il 2018 nelle tre maggiori aziende del settore del Mirese con circa 600 dipendenti – Reckitt Benckiser, Poligof (Polimira ex Pansac) e Marchi Marano – è più che promettente. A spiegare come stanno andando le cose sono Massimo Meneghetti, segretario provinciale della Femca Cisl e per la stessa Femca Francesco Coco.
«In Poligof a Mira», spiega Meneghetti, «in questi giorni si stanno concludendo le procedure per 5 nuove assunzioni. Alla fine del 2018 quest’anno le nuove assunzioni saranno ben 20. Il numero dei dipendenti attuale è di 245. Ora le linee produttive sono 23 ma si conta di attivarne altre nei prossimi mesi. Il fatturato è stabile con tendenza alla crescita e la proprietà assicura che le delocalizzazioni in India e Russia sono complementari a quella del sito mirese e non sottraggono lavoro ai dipendenti della zona».
La Poligof Polimira si occupa di prodotti per l’igiene intima e altro non è che l’ex Pansac ceduta dall’amministratore straordinario Marco Cappelletto (dopo la disastrosa gestione di Fabrizio Lori) al gruppo Poligof. Negli ultimi anni Polimira Poligof è cresciuta sia in termini produttivi e occupazionali che di fatturato e il trend continua ora che è controllata per l’80% dalla “21 Investimenti” di Alessandro Benetton. Poligof è riuscita a consolidare vecchi clienti come la Kimberly Clark, Procter & Gamble e Ska acquisendone anche di nuovi dalla Repubblica Ceca alla Russia.
Alla Reckitt Benckiser che produce detersivi (ex Mira Lanza) e ha 280 dipendenti (incluso il centro ricerche internazionale), dopo anni di stagnazione le cose cominciano ad andare bene in termini produttivi. «Dopo una prima parte dell’anno», spiega Meneghetti, «in cui le cose andavano così così, negli ultimi mesi la situazione è migliorata sensibilmente, i prodotti del sito mirese funzionano sui mercati». L’aumento in termini di produzione si stima possa arrivare al 3-4%.
Va bene decisamente alla Marchi Marano industriale. Il gruppo, fondato nel 1873 in Toscana, è sbarcato nella frazione mirese nel 1899, leader da sempre nella produzione di acido solforico e solfato di potassio. Negli ultimi anni l’oleum, un concentrato di acido solforico necessario come elemento chiave nelle produzioni plastiche, ha avuto successo a livello mondiale. Il sito produttivo principale è a Marano su una superficie di 140 mila metri quadri. «Qui i dipendenti sono 70», spiega Francesco Coco per Femca Cisl, «prodotti come l’oleum vanno bene e i fatturati sono in crescita. Se le cose vanno avanti così non è escluso nel 2019 una decina di nuovi assunti ». —
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