«Un anno di calvario, mio figlio rovinato da quel falso medico»
CAMPONOGARA. «Ad un anno di distanza dalla sua nascita, la vita di nostro figlio è un calvario di viaggi da un ospedale all’altro. Una grande difficoltà che affrontiamo per migliorare la sua esistenza, con la speranza però che chi ha combinato tutto questo, cioè Andrea Stampini, il falso medico e ginecologo, alla fine paghi il conto alla giustizia». A dirlo è il papà del bambino di Camponogara che il 26 dicembre 2015, ha compiuto un anno e che ha riportato lesioni gravissime, secondo la famiglia, a causa della condotta di Stampini. La famiglia ha fatto un esposto dal quale è partita una inchiesta della Procura di Venezia per far luce sulle circostanze del parto avvenuto il 26 dicembre 2014 all’ospedale di Dolo. Stampini avrebbe insistito oltremisura per fare un parto naturale quando c’era la necessità di agire diversamente. Dall’inchiesta della Procura è emerso che Stampini non aveva i titoli accademici per poter svolgere la professione medica. Il papà e la mamma di Camponogara straziati dal dolore per le condizioni del bimbo non si sono dati per vinti.
«Nostro figlio - racconta il giovane - ha dei seri problemi motori. Recentemente è stato in ospedale a Conegliano per quasi un mese. Cerchiamo di fargli fare fisioterapia alle gambe per poter potenziare l’apparato muscolare e riuscire a farlo stare in piedi e farlo camminare. Prima dei tre anni di età, non sappiamo e non si potranno sapere quali saranno le lesioni ricevute. Per il momento non sembrano che ci siano danni cerebrali, ma purtroppo la situazione diventerà più chiara solo con il passare dei mesi. Intanto in questo anno al nostro bambino abbiamo sondato tutte le cure necessarie». Le indagini della Procura di Venezia hanno messo in evidenza che per ora il titolo accertato di Stampini che pur avendo fatto il primario e lavorato in 3 ospedali, è quello di geometra. Per questo l’ordine dei medici di Ferrara in cui Stampini era iscritto, lo ha sospeso ufficialmente in quanto «non sussistono all’origine i requisiti per l’iscrizione all’albo professionale».
Nelle scorse settimane sul falso medico coinvolto in diversi altri casi nel Triveneto si è abbattuto il provvedimento sequestro conservativo degli immobili. Provvedimento arrivato dopo il conto che gli ha presentato la Procura generale della Corte dei Conti di Trento, che gli contesta un danno erariale di 782 mila euro, cioè tutti gli stipendi ricevuti dalla sanità trentina tra il 1985 e il 1998. L’Asl 13 nelle scorse settimane ha fatto sapere di considerarsi parte lesa e sta valutando quali azioni possono essere intraprese. L’avvocato della famiglia del bimbo di Camponogara, Silvia Sorrentino, attende con fiducia la chiusura delle indagini da parte della Procura. “Le indagini condotte con scrupolo e precisione dalla magistratura- dice – sono alla fase finale . Ora si attende il deposito delle verifiche tecniche disposte”.
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