"Un altro Natale"
Un altro Natale stava per arrivare, ma sembrava che alla gente della Terra questo non importasse. Tutto era grigio: il cielo, il suolo ed ora anche l'umore della gente. Da troppo tempo non vedevano più il Sole sorgere. I bambini più piccoli non sapevano nemmeno cosa fosse, non l'avevano mai visto se non nei libri dei loro tristi genitori. Un’ enorme cappa copriva la Terra a causa dei comportamenti poco rispettosi che l'uomo aveva avuto negli ultimi decenni. Gli uomini, infatti, si interessavano soprattutto al guadagno personale, ad aumentare la loro ricchezza, a diventare sempre più forti e potenti ed avevano perso di vista i veri valori della vita: l'altruismo, l'amore, la serenità, l'amicizia, la pace, il divertimento… Lo smog che c'era nell'aria non faceva più filtrare la luce del Sole e tutto stava cambiando.
Tommaso, un ragazzo curioso e vivace, aveva sentito dire a scuola che il Natale sarebbe arrivato presto. “Ma cos'era il Natale?", aveva chiesto. La professoressa, allora, aveva spiegato che era la festa dell'amore per la nascita di un bambino speciale e che molti anni fa, quando tutto ancora funzionava, nel periodo di Natale spesso nevicava sulla Terra.
Tommaso e i suoi compagni rimasero così incuriositi da questa storia che chiesero cosa si potesse fare perché tornasse Natale e l'insegnante disse loro che l'umanità avrebbe dovuto cambiare e migliorare le abitudini di vita, rispettando e amando la Terra invece di sfruttarla.
Da quel giorno molti ragazzi e ragazze della città decisero che sarebbero andati a scuola a piedi o in bicicletta e non avrebbero permesso alle auto dei genitori di spostarsi per accompagnarli. Inoltre, chiesero agli adulti di usare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro. Andarono dagli agricoltori e proposero di aiutarli nella lavorazione dei campi a patto che usassero sono fertilizzanti biologici, non chimici. Poi si recarono dal sindaco della città e pretesero la raccolta differenziata dei rifiuti. Nel giro di pochi mesi la loro città diventò più bella e pulita e questa esperienza di buone abitudini si diffuse anche in altre scuole, in altre città e in altri Stati.
Così la Terra cominciò a “respirare”, a perdere quel grigiore che l'aveva ricoperta per troppi anni.
Una mattina Tommaso si svegliò e vide dalla finestra la luce fioca di un'enorme palla gialla. Quello era il Sole che ritornava a illuminare la sua amata Terra e dal cielo scendevano strani fiocchi bianchi: quella era la candida neve.
Quel giorno Tommaso andò ancora più volentieri a scuola e chiese alla professoressa che cosa fosse quella strana sostanza bianca che scendeva dal cielo. Allora l'insegnante spiegò che quella era la neve e disse che finalmente era arrivato il Natale, perché il Natale è amore, rispetto, altruismo, e gli abitanti della Terra avevano di nuovo imparato ad amarla e a rispettarla. Grazie alla bontà e all’interesse dei ragazzi, il Natale ritornò e non durò solo per un giorno, ma durò per tutto l'anno.
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