Un altro autovelox sulle strade per il mare

La polizia locale di Portogruaro lo accenderà da sabato sulle provinciali per Caorle e Bibione anche nelle ore serali e con limite di 50. Ormai non si contano più gli impianti attivi verso il litorale
TAFFARELLI.NUOVO VELOMAT SELVAZZANO
TAFFARELLI.NUOVO VELOMAT SELVAZZANO
PORTOGRUARO. Non bastano quelli decisi dal prefetto ieri. Ora anche la polizia locale di Portogruaro ha deciso di posizionarsi con l’autovelox sulle strade provinciali che portano al mare.
Attenti: in arrivo altri tre autovelox
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
 
Da sabato, e per tutti i fine settimana estivi, gli agenti municipali eseguiranno controlli di prevenzione lungo le strade che portano al mare, quindi sulle provinciali per Brussa e sulla Triestina Bassa - Jesolana. Tanto per cominciare l'autovelox, a determinate fasce orarie, anche di sera, verrà posizionato nei settori delle strade di Lugugnana dove vige il limite di 50 chilometri orari.
 
La decisione è stata adottata per porre un freno alle proteste degli abitanti, esasperati nei week-end estivi da un livello di traffico molto sostenuto, con migliaia e migliaia di automobilisti che, giustamente, si recano nelle località di vacanza di Caorle e Bibione, e anche sulla spiaggia caorlotta di Brussa - Valle Vecchia. Di questi flussi di traffico, è giusto ricordarlo, traggono beneficio anche commercianti e ristoratori del posto, che fanno affari d'oro.
Ormai è un fiorire di autovelox ovunque. Tipo il caso del Comune di Venezia che ne ha accesi 5 nelle ultime settimane.
 
«In questi giorni - ha spiegato il comandante della polizia locale Thomas Poles – molti cittadini della zona ci hanno fatto presente che la gran parte delle vetture sfreccia sulle strade metropolitane e comunali a una velocità elevata. Il problema sta assumendo una piega pericolosa. Siamo obbligati a intervenire».
Giusto ieri il prefetto ha autorizzato l’installazione di altri tre autovelox fissi sulla strade provinciali.
 
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti:autoveloxmulte

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia