Un algoritmo deciderà quali grandi navi passeranno a San Marco

La decisione spiegata nell'Ordinanza 17/208 apparsa sul sito della Guardia Costiera

VENEZIA. Sarà un algoritmo a indicare quali navi passeranno per San Marco e quali no. La conferma, ventilata già nello scorso Comitatone di novembre, è apparsa questa mattina sul sito della Guardia Costiera di Venezia ed è datata proprio oggi. L’ordinanza n.17/2028 spiega che, tenendo fisso il limite di 96 mila tonnellate e rispettando determinati parametri, incluso quello paesaggistico, le navi di stazza superiore alle 40 mila tonnellate passeranno solo se l’algoritmo lo acconsente.

Da luglio la Capitaneria prevede di abbassare del 10-15%, anno dopo anno, il numero di imbarcazioni da crociera.

Nel testo di dodici pagine si legge che “a far data dal primo luglio 2018, e sino al verificarsi delle condizioni di definitiva applicabilità del decreto ministerialòe 79/2012, è consentito il passaggio attraverso i canali lagunari marittimi di San Marco e della Giudecca alle unità navali di stazza superiore alle 40 mila tonnellate solo ed esclusivamente ove rientranti nei limiti dimensionali espressi dai valori soglia del fattore tecnico (…)”.

Il documento finale del Comitatone prevedeva che «nella fase transitoria, al fine di mitigare ulteriormente gli effetti della navigazione dei vettori residui sul canale della Giudecca, l’Autorità Marittima adotti un’ordinanza con la quale consolidare le limitazioni già oggi vigenti valutando la possibilità di definire un limite tecnicamente sostenibile e compatibile sia sotto il profilo ambientale che di tutela architettonico-paesaggistica, per l’accesso via bocca di porto di Lido che tega conto delle diverse variabili d’impatto che si ritiene di dover mitigare». Sarà un algoritmo sulla base dei vari parametri - anche paesaggistici - a dover indicare quali navi da crociera potranno continuare a passare per San Marco e quali no, fermo restando il limite massimo delle 96 mila tonnellate.

Come funziona l’algoritmo? Nell’ordinanza viene spiegata la formula matematica, ma per i non addetti ai lavori basta sapere che i parametri per attenuare l’impatto ambientale sono calcolati in base all’accordo Venice Blue Flag, dal tipo di propulsore (favorendo le più green), dal livello più basso di zolfo nel carburante e dal tipo di carena, in grado di sollevare meno onde possibili.

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