Un albergo extralusso nell’ex fornace De Majo

La Leon srl di Torino investirà 37 milioni, sarà gestito dalla spagnola Nh. Il via al lavori entro qualche mese, è la seconda vetreria che diventa hotel

MURANO. In partenza a Murano i lavori per trasformare una delle grandi vetrerie dell’isola ora dismesse – la fornace De Majo, con l’adiacente ex vetreria Lag, anch’essa fallita e chiusa – in un nuovo grande albergo a 4 stelle superior, che sarà gestito dalla catena alberghiera spagnola Nh, la terza in Europa.

È stato infatti rilasciato in questi giorni il permesso di costruire dal Comune (dopo il via libero del Consiglio comunale di qualche mese fa) alla società Leon srl di Torino che si incaricherà della ristrutturazione e che farebbe capo a un gruppo di imprenditori veronesi e torinesi che nel 2014 hanno acquistato il complesso. I lavori – che dovrebbero durare circa due anni – dovrebbero dunque partire nel giro di qualche mese. Per Murano sarà la seconda fornace trasformata in hotel dopo il LaGare aperto tre anni fa, che con le sue 119 camere ha aperto le porte alle trasformazioni turistica dell’isola, parallela alla crisi galoppante del distretto del vetro.



Il primo intervento di riqualificazione riguardante l’ex De Majo, in Fondamenta Navagero prevede la realizzazione di un albergo con 238 posti letto, un bar, un ufficio con sala riunioni, un negozio, due aree relax, un ristorante ed una sala conferenze. Nel secondo complesso, in Fondamenta Sebastiano Santi, utilizzato dalla ditta Lag (Lavorazione artigiana gocce) fin dal 1963 per la lavorazione del vetro, sarà realizzato un albergo con 75 posti letto, una hall con reception, un punto ristoro con sala colazione. Nell’area adiacente l’ex fornace, sarà inoltre allestita un’area verde pubblica, assicurando da parte dei committenti anche la manutenzione del Parco Navagero, secondo gli accordi raggiunti con il Comune. Entrambi gli interventi, saranno appunto realizzati dalla Società Leon srl, per un valore di 37 milioni di euro.

L’ex fornace De Majo, in Fondamenta Navagero, utilizzata fin dagli anni ’50 come industria per la lavorazione del vetro e la produzione tradizionale dei lampadari veneziani, dispone di 17 corpi di fabbrica per una superficie coperta di oltre 4 mila metri quadri.

Era andato all’asta agli inizi di aprile – nel quadro della messa in liquidazione della De Majo Illuminazione srl, la società dell’ex presidente muranese degli industriali del vetro di Confindustria Lucio De Majo – anche l’intero capitale sociale della società Maestri Muranesi srl, che aveva in «pancia» la fornace e la vetreria di Sacca Serenella dove la società di De Majo svolgeva la propria attività.

La storica fornace, quella aperta dal fondatore Guido De Majo, a Sacca Serenella è chiusa da tempo e i tredici dipendenti muranesi sono a casa.

Nel frattempo, comunque, l’ex presidente degli industriali del vetro ha creato una nuova ditta, la D.M. Illuminazione srl, che ha preso in affitto d’azienda una parte della società poi fallita, quella di Mirano. La De Majo Illuminazione, infatti, ha due sedi, quella di Murano, a Sacca Serenella, con la fornace dove si producevano gli oggetti in vetro, in particolare lampadari, e quella di via Galilei nella zona industriale di Mirano, destinata ai settori commerciale e design. E l’affitto d’azienda, che occupa una ventina di dipendenti, riguarda proprio e solo la sede di Mirano. In questo modo, però, la De Majo non produce più vetro nell’isola di Murano.

Eppure la De Majo illuminazione poteva vantare una grande tradizione, che nasce nel lontano 1947. De Majo per decenni ha proposto soprattutto lampade e lampadari di design in stile sia classico che moderno per arredare gli spazi della casa con pezzi di illuminazione raffinati elaborati in vetro di Murano e prodotti da più di 60 anni nell’isola.

Con il fallimento della società e la vendita della fornace, il futuro ora è diventato l’ennesimo albergo di lusso in laguna.

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