Ultrasuoni contro ulcere con i nuovi apparecchi

venezia. Emissione di ultrasuoni per curare le ulcere. È la tecnologia di ultimissima generazione di cui hanno goduto una ventina di pazienti dell'ospedale Civile.

«Venti persone curate con successo» dice il direttore generale dell'Usl 3 Giuseppe Dal Ben. «Risultato concreto di una donazione di una somma di denaro fatta al nostro ospedale a giugno dalla Scuola Grande di San Teodoro. Somma subito devoluta all'acquisto di questa apparecchiatura». La strumentazione è utilizzata negli ambulatori di dermatologia, in particolare dall'ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica: «Nei nostri spazi di medicheria», spiega Giovanna Nason, coordinatrice infermieristica della Dermatologia, «vengono trattate lesioni cutanee croniche degli arti inferiori di origine vascolare, venose o arteriose, di pazienti diabetici o di persone vittime di ustioni. Il dissettore a ultrasuoni consegnatoci a giugno ci consente di operare il “debridement” delle ferite: con una tecnica particolare arriviamo alla rimozione dal letto della ferita del tessuto devitalizzato, togliendo il quale si favorisce il processo di riparazione e si promuove pertanto la guarigione».

Per l’eliminazione del tessuto devitalizzato viene utilizzata l’energia degli ultrasuoni a bassa frequenza che, mescolata a una particolare soluzione, forma bolle di gas visibili come una fine nebbia. L’obiettivo, raggiunto, è il miglioramento della qualità di vita del paziente, con la diminuzione degli accessi agli ambulatori per le medicazioni, a volte anche evitando la degenza in preparazione dell’innesto cutaneo. —

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