Ultras all'autogrill, fu aggressione razziale

Deve rispondere del reato di percosse aggravato da discriminazione e di odio razziale l'ultras trevigiano che  aveva picchiato e inveito contro un inserviente albanese dell'area di servizio Arino est. Colpito da Daspo, con altri tre ultras
VENEZIA. Deve rispondere del reato di percosse aggravato dalla finalità di discriminazione e di odio razziale l'ultras trevigiano che il 13 marzo aveva picchiato e inveito con frasi razziste contro un inserviente albanese dell'area di servizio Arino est.


Dopo averlo identificato, nei suoi confronti _ come per altri 3 tifosi accusati di furto, hanno tra i 23 e i 49 anni _ il questore ha emesso dei Daspo con durata tra i 2 e i 4 anni. Per la durata del provvedimento, i quattro non potranno più mettere piede in uno stadio o in un palazzetto per seguire un incontro di basket e dovranno firmare in commissariato o dai carabinieri 20 minuti prima e 20 dopo ogni partita del Treviso calcio.


I fatti risalgono al ritorno dalla partita giocata a Padova fra il San Paolo e il Treviso. Durante la sosta in autogrill i tifosi avevano saccheggiato il market e malmenato l'inserviente albanese, spaccandogli una bottiglia in testa e procurandogli lesioni per 20 giorni di prognosi.


Sono stati identificati dalla Digos di Venezia grazie ai filmati registrati dalle telecamere dell'area di servizio; i provvedimenti sono stati emessi dalla Divisione Anticrimine.


Uno dei denunciati, 23 anni, era già stato indagato in passato per associazione eversiva e violazione della Legge Mancino; è inserito in un'associazione di estrema destra con derive discriminatorie per motivi razziali di matrice neofascista-neonazista.

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