Ultimo avviso a Regione e Comune «Accordo Moranzani da salvare»
MARGHERA. «Bisogna rimettere in marcia l’Accordo di Programma del Vallone Moranzani, rivedendo le parti da aggiornare con il consenso di tutti coloro che l’hanno firmato sei anni fa assumendosi precisi impegni con l’ambiente e la popolazione». È questo l’appello rivolto al governatore Luca Zaia, al suo neoassessore Massimo Giorgetti e al commissario prefettizio Zappalarto, lanciato ieri dal presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso e dai due ex assessori all’Ambiente, Gianfranco Bettin (Comune) ed Ezio Da Villa (Provincia), tutti militanti storici dei Verdi che tanto si sono battuti per metterlo a punto e farlo firmare a ben tredici soggetti tra istituzioni, enti pubblici e privati. Da sei mesi - ciòe dal giorno in cui furono arrestati e messi sotto inchiesta l’ex governatore Galan e il suo assessore Chisso che aveva le deleghe per Porto Marghera e il risanamento della laguna - tutte le opere previste e quelle avviate sarebbero bloccate per colpa «della latitanza non solo della Regione e in primis dal governatore Zaia, ma anche della Provincia e del commissario che governa a Ca’ Farsetti». «Il Moranzani è un accordo storico e senza uguali in Italia», ha ricordato l’ex assessore Da Villa, «sottoscritto a Marghera dai soggetti istituzionali che ora sembrano essersene dimenticati, visto che continuano a far finta di niente davanti agli appelli della popolazione e della Municipalità interessata. Si tratta di un atteggiamento irresponsabile che rischia di distruggere in partenza un progetto eccezionale per risanare il territorio, coinvolgendo direttamente la popolazione residente con il processo partecipativo dell’Agenda 21».
La speranza ora è che il neoassessore regionale Giorgetti, che ha avuto finalmente da Zaia la delega prima assegnata a Renato Chisso, «entri in scena con decisione, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali interessati».
«L’assessore Massimo Giorgetti ieri mi ha telefonato», ha informato ieri il presidente della Municipalità, Dal Corso, «per dirmi che non vuole assolutamente abbandonare a se stesso l’accordo per il Vallone Moranzani e ha fissato un appuntamento con me per lunedì prossimo per fare il punto della situazione. Mi ha detto che le opere devono ripartire, speriamo dica sul serio».
All’assessore Giorgetti hanno mandato ieri un messaggio preciso anche i due ex assessori dei Verdi, Bettin e Da Villa: «La Regione e il Comune di Venezia debbono uscire dalla latitanza sul Moranzani, altrimenti autoconvocheremo la popolazione, come si faceva quando l’Agenda 21 veniva rispettata: non starà a guardare davanti a promesse che gli amministratori pubblici, gli enti pubblici e anche i privati come Terna che deve interrare i suoi elettrodotti, non sembrano voler mantenere».
Critiche e appelli anche alla Provincia che «questo accordo, per mano della presidente Francesca Zaccariotto, firmò con grande convinzione, assumendosi oneri e impegni finanziari , non solo per il recupero bosco del Brombeo che permetterebbe di mettere in sicurezza idraulica il territorio sempre a rischio di alluvioni e garantirebbe la fitodepurazione delle acque, ma anche per intervenire sulla viabilità stradale, con la costruzione di una nuova rotonda alla fine della Romea per arrivare da una reale separazione tra il traffico di mezzi pesanti e molto inquinanti come camion e tir, dal resto del traffico locale di Malcontenta e Marghera».
Da Villa ha ricordato le motivazioni che hanno portato all’accordo Moranzani: «la navigabilità dei canali per la quale era stato dichiarato lo stato di emergenza e nominato commissario l’ingegnere Roberto Casarin, è stata ripristinata ai livelli voluti da Porto. Ma in laguna continuano a vagare milioni di metri cubi di sedimenti tossici e cancerogeni che vanno al più presto rimossi». Nei prossimi giorni sono annunciate altre iniziative per sbloccare l’accordo Moranzani: domani (ore 17.30) c’è il convegno organizzato dal Pd al Canevon di Malcontenta dove il 20 novembre si terrà anche l'assemblea pubblica indetta dalla Municipalità di Marghera.
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