Ultime ore di studio per la maturità: in 5.500 alla prova del tema

VENEZIA. L’esame più temuto da oltre 5.500 studenti nella provincia di Venezia è alle porte. Domani incominciano le prove della maturità: si inizia con quella di italiano, comune in tutti gli istituti. Ultime ore tra previsioni per gli argomenti dei temi e ripassi; i più scaramantici si affidano a qualche portafortuna.
Due lunedì fa sul sito del ministero (prontamente andato in tilt) erano stati pubblicati i nomi dei commissari esterni della Maturità. È anche stata resa nota la tabella dei percentili del voto di maturità dello scorso anno, tabella indispensabile per conoscere a quanto ammonta il “bonus” spendibile per i test di ammissione ai corsi universitari a numero programmato, l’unica novità di quest’anno anche se non è legata direttamente all’esame.
A Venezia e a Mestre il numero degli ammessi agli esami sfiora i 1.200 studenti (per essere precisi 1.189), mentre i non ammessi che dovranno aspettare l’anno prossimo sono 49.
Alla fine tutto è rimasto come la maturità dello scorso anno: l’invio delle tracce online, con il “plico telematico”, la web- verbalizzazione da parte dei professori, il controllo anti-copiatura tecnologica. Passato pure lo spauracchio di un ipotetico test Invalsi come quarta prova (o come sostituto della terza): per quest’anno niente, solo qualche scuola volontaria proverà l’Invalsi alla maturità e l’anno prossimo solo qualche scuola campione.
Tutto rimandato al 2015, quando giungeranno all’esame gli studenti che hanno iniziato a frequentare la scuola riformata. Superata pure la paura che fosse applicata in maniera troppo rigorosa la clausola della riforma Gelmini che prevedeva la non ammissione in caso anche di una sola insufficienza. Forse in molti istituti ha prevalso il buonsenso sulla burocrazia.
Tra Venezia e Mestre si contano due licei classici, 4 scientifici, uno artistico e istituto d’arte, un nautico e oltre una decina di istituti professionali. Certo, la percentuale dei non ammessi è bassa ma bisognerà fare i conti a fine esami.
Nel frattempo ci sono anche professori che offrono consigli ai candidati. Francesco Crosera, docente di matematica al Gramsci di Mestre, pensa che la vigilia non debba essere assillante: «Innanzitutto il giorno prima della prova meglio distrarsi e divertirsi evitando di passare ore tra i ripassi frenetici perché è fisicamente impensabile rifare il programma in un solo giorno. E poi è già importante essere stati ammessi all’esame. Infine consiglio di leggere attentamente le tracce e non andare fuori tema e scrivere cose di cui si è assolutamente certi. Ci sono tra le 7 e le 9 facciate di tracce da leggere, inutile perdere troppo tempo. Meglio riordinare le idee, ricordarsi in cosa si è andati meglio, e scegliere la traccia in cui si è meno coinvolti per evitare di scrivere facendosi trascinare dall’enfasi. Gli insegnanti vanno ascoltati; sono professionisti e durante l’anno hanno indirizzato i propri alunni verso i sistemi migliori. Ma non dimentichiamo che ogni esame è comunque un piccolo terno al lotto; bisogna anche prepararsi al peggio. Se non va bene la prova d’italiano, si rimedierà con le altre. Una battuta d’arresto capita anche a chi è sempre stato il primo della classe».
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