“Ultima spiaggia”, se ne occuperà il giudice
CHIOGGIA. Entro la settimana sarà formalizzato l’esposto alla Procura della Repubblica per chiedere una verifica sulla regolarità dello stabilimento “Ultima spiaggia”. Dopo gli ultimi passaggi tecnici, i consiglieri di opposizione, Marco Dolfin (Lega), Jonatan Montanariello (Pd), Barbara Penzo (Pd) e Beniamino Boscolo Capon (FI), presenteranno oggi o domani in commissariato tutto il malloppo di documenti acquisito con l’accesso agli atti su “Ultima spiaggia”, la concessione demaniale gestita dalla società omonima in cui il sindaco Alessandro Ferro siede come socio accomandante con il 50% delle quote.
L’esposto nasce dalle “novità” presentate in Consiglio comunale lunedì scorso dal consigliere della Lega che ha effettuato un duplice sopralluogo sull’arenile di Isola Verde. Foto alla mano, Dolfin ritiene che ci siano gli estremi per ipotizzare un abuso edilizio a carico dello stabilimento dove nel giro di 10 giorni sono sparite alcune infrastrutture. Nella foto del 14 gennaio “Ultima spiaggia” ospitava un chiosco e due strutture che in base al regolamento comunale sul Demanio dovevano essere smontate a fine stagione, nella foto del 24 gennaio non si vedono più. Un punto su cui il sindaco in Consiglio non ha voluto rispondere spiegando che qualcun altro avrà deciso di togliere le infrastrutture in quel momento. L’opposizione è convinta che ci siano gli estremi per un approfondimento da parte della Procura.
«I punti oscuri su tutto l’iter amministrativo sono parecchi», sostiene Dolfin, «ma il punto più grave, che potrebbe avere profili penali, è quello sulle opere sparite nell’arco di qualche giorno, proprio dopo che nel Consiglio comunale del 17 gennaio è stato deciso di rinviare la discussione su “Ultima spiaggia” a una seduta successiva». (e.b.a.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia