«Ultima spiaggia, ancora atti irregolari»
Chioggia. Nuovo esposto di Forza Italia, Lega e Pd: «La concessione alla parrocchia di Ca’ Lino è scaduta nel 2015»
CHIOGGIA. Nuovo esposto contro il Comune sulla vicenda “Ultima spiaggia”. Secondo Forza Italia, Lega e Pd l’amministrazione Cinque Stelle non ha applicato la sentenza del Tar (ribadita in Consiglio di Stato) che imponeva di mettere a bando la concessione 62 di Isola Verde, passata in modo irregolare dalla parrocchia di Ca’ Lino alla società “Ultima spiaggia”. La concessione, che è stata riassegnata alla parrocchia perché torni colonia marina, doveva andare a bando secondo le opposizioni perché la convenzione con la parrocchia scadeva il 31 dicembre 2015. Nulla di irregolare per il vicesindaco Marco Veronese che difende la scelta di ridare la concessione alla parrocchia.
Dopo qualche mese di silenzio, si torna a parlare del tratto più “caldo” di Isola Verde, la concessione 62, al centro delle cronache per mesi. La spiaggia gestita un tempo dalla parrocchia di Ca’ Lino come colonia marina (senza scopo di lucro), era passata con un subingresso alla società “Ultima spiaggia”, in cui sedeva anche il sindaco Alessandro Ferro. La sentenza (a metà dicembre scorso) del Consiglio di Stato ha decretato irregolare il subingresso imponendo al Comune di annullarlo. Dopo la bufera, il sindaco si è tolto dalla società che nel frattempo era subentrata anche nella concessione 63, prima gestita dalla moglie del sindaco.
«Il vicesindaco ad aprile», spiega il consigliere azzurro, Beniamino Boscolo Capon, «diceva di essere in attesa di una risposta dalla parrocchia per capire se manteneva la concessione o vi rinunciava. Peccato che la sentenza del Consiglio di Stato reciti che “l’accertamento dell’illegittimità del subingresso nella concessione comporta la conseguente invalidità dell’atto di proroga della concessione stessa”. In pratica la concessione della parrocchia è scaduta nel 2015 perché la proroga richiesta da “Ultima spiaggia” fino al 2020 è illegittima. Il Comune aveva l’obbligo di metterla a bando per non incorrere in omissione d’atti d’ufficio e danno erariale per mancato introito dei canoni demaniali, senza considerare la mancata opportunità di creare impresa e lavoro stagionale». FI, Pd e Lega hanno presentato un’integrazione al primo esposto per chiedere verifiche anche su questo versante.
«Facciano tutti gli esposti che vogliono», ribatte Veronese, «i nostri uffici hanno valutato che sia corretto ripristinare l’assegnazione della spiaggia alla parrocchia, com’era prima del subingresso. Proprio domani
(oggi ndr)
pubblicheremo all’albo pretorio la manifestazione di interesse della parrocchia e se qualcuno vorrà potrà presentare osservazioni. La parrocchia ci ha risposto solo di recente, dopo aver verificato di avere i mezzi per gestirla. Tornerà colonia marina».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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