Uffici postali più sporchi agitazione delle addette
MIRA. L’appalto al massimo ribasso per la pulizia degli uffici postali non trova alcun ditta disposta ad accettarlo e Poste Italiane ha deciso così di prorogare il contratto all’azienda precedente cioè la Team Service, ditta che intende compiere tagli drastici al personale e all’orario di lavoro nelle sedi di tutta la provincia.
Le situazioni più pesanti si registreranno in Riviera del Brenta dove lavorano una ventina dei 63 dipendenti e a Mestre. I sindacati hanno così deciso di indire lo stato di agitazione e da oggi gli ufficio postali rischiano di rimanere sporchi. A spiegare come si è arrivati a questo punto è Gianfranco Rizzetto segretario provinciale della Filcams Cgil.
«Nei giorni scorsi», spiega Rizzetto, «l'appalto di pulizia degli uffici postali è di fatto scaduto ma è stato prorogato perché Poste Italiane non ha trovato nessuna ditta che subentri all’azienda Team Service. Questo perché si tratta di un appalto al massimo ribasso e nessuno intende prendersi un onere quasi impossibile da compiere visto che il servizio di pulizia era già ridotto all’osso» . I problemi però non sono finiti qui. «L'azienda a cui è stato prorogato il servizio cioè la stessa Team Service», racconta Rizzetto, «ha già annunciato di voler tagliare il monte ore alle lavoratrici. Una richiesta insostenibile che replicherebbe alle Poste situazioni già viste nelle mense ospedaliere e anche nelle scuole dove i tagli hanno comportato un anno e mezzo fa a Mira la chiusura delle scuole. Contro tutto ciò noi proclamiamo lo stato di agitazione del personale. Saranno coinvolte tutte le sedi degli uffici postali a livello provinciale compresa la sede di Mestre via Torino e il centro di smistamento di Tessera. L’azienda obbliga il personale a compiere le pulizie di un ufficio postale in mezz’ora».
Le situazioni più pesanti rischiano di verificarsi negli uffici postali in Riviera e cioè a Dolo, Mira , Camponogara e pure nel miranese a Mira, Spinea e Scorzè. Uffici che avevano già subito pesanti tagli del personale delle pulizie.
La Fuilcams Cgil che ha indetto lo sciopero insieme a Uil Tucs fa capire che poi ci sono altri problemi. «Ci siamo anche accorti», rivela Rizzetto, «che l’azienda che ora gestisce il servizio non paga correttamente gli spostamenti delle dipendenti tra una sede e l'altra di lavoro. Con lo stato di agitazione dipendenti e utenti sono avvertiti: si preparino ad avere gli uffici postali più sporchi. Anche in quel caso se sarà fatta una ispezione degli uffici igiene delle Asl e dei Comuni, e le ispezioni troveranno gli ambienti al di sotto delle condizione di igiene minima , scatterà la chiusura.
Alessandro Abbadir
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