A Venezia imbrattata la sede dell’Udu: è la terza notte di fila

La sede in Campo Saffa a Cannaregio è stata vandalizzata con scritte contenenti minacce di morte. Rotta anche la maniglia

Le scritte comparse sulla sede dell'Udu Venezia
Le scritte comparse sulla sede dell'Udu Venezia

Non c’è pace per la sede dell’Udu e della Rete degli studenti medi, in Campo Saffa a Cannaregio, a Venezia. Per la terza notte di fila è stata vandalizzata e, dopo le croci celtiche dei giorni scorsi, sono arrivate le minacce di morte.

“Gay fucilati” e “Gay bruciati” le scritte che sono comparse accanto alla porta della sede, accanto alle frasi che inneggiano il Duce. Rotta anche la maniglia della porta di ingresso, anche se nessuno si è introdotto al suo interno.

«Questi episodi rientrano in un quadro più ampio», commenta Federico Sugliano dell’Udu, «in cui la destra vuole intimidire i militanti di sinistra. Ma noi non ci stiamo e andiamo avanti a difendere i valori della nostra costituzione».

Intanto l’Udu si dà appuntamento sabato pomeriggio, 8 marzo, con il presidio in Campo Saffa a cui hanno aderito diverse associazioni cittadine, ma anche l’Anpi e la Cgil.

Nell’aula Barbarigo di Ca’ Foscari è in corso da venerdì 7 marzo un’occupazione degli studenti in occasione della Giornata internazionale della donna. Tra questi, collettivi universitari e gruppi Pro Pal.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia