«Uccisi 400 cani e gatti una strage che deve finire»

Dopo l’ultimo episodio, Enpa dà i numeri di questa carneficina nel comprensorio «Gli animali si sterilizzino, chi non sa dove mettere i cuccioli li porti nel canile»

MIRA. «Stimiamo siano oltre 400 i casi di soppressione di cuccioli di cani e gatti nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese. Va innanzitutto detto che va incentivata la pratica della sterilizzazione. Contro questa strage continua inoltre facciamo un appello: chi non sa dove mettere i cuccioli, al posto di compiere atti perseguibili penalmente, li lasci al nostro canile o ci contatti per trovare una sistemazione».

A dirlo è il responsabile dell’Enpa (ente nazionale protezione animali) del comprensorio Roberto Martano, dopo il fatto orribile successo sabato scorso davanti al cimitero di Gambarare. Dentro un sacchetto buttato in un cassonetto dell’immondizia sono stati trovati tre cuccioli, due già morti a causa del caldo e un altro, che nonostante le cure dei volontari, non ce l’ha fatta.

«Abbiamo denunciato il fatto alle forze dell’ordine», spiega Martano , «abbiamo fatto fare foto alla zona e consegnato il sacchetto rinvenuto ai carabinieri. I volontari, poi, stanno cercando testimoni per capire se qualcuno possa avere qualche dettaglio in più del responsabile della strage di cuccioli».

La notizia del gesto scellerato ieri ha fatto il giro del paese. La sensibilità verso questo tipo di comportamenti è notevolmente mutata fra la popolazione nel corso degli ultimi decenni. L’Enpa, però, dopo anni di osservazione del territorio è in grado di stimare l’entità del fenomeno anche se di difficile quantificazione perché clandestino.

«Dalle osservazioni», continua Martano, «fatte nel territorio dei 17 comuni, stimiamo che siano all’incirca 400 i cuccioli di cani e gatti soppressi perché indesiderati ogni anno all’interno dell’area. Sono più gattini che cani a fare questa fine perché le cucciolate dei gatti sono più numerose di quelle dei cani».

Martano spiega che va incrementata soprattutto la pratica della sterilizzazione degli animali. «L’Asl 13», chiosa, «è davvero all’avanguardia e copre un vasto territorio in cui la popolazione degli animali da compagnia come cani e gatti è numerosa. Se correttamente praticata, questa condotta eviterà un sacco di cucciolate indesiderate da parte di cagne e gatte. Se, però, questo non bastasse, al posto di uccidere i cuccioli ed incorrere in un processo penale, la scelta che proponiamo è quella di contattarci. Se ci fosse posto, il cagnolino o il gattino sarà allevato nella nostra struttura di via Maestri del Lavoro a Gambarare, altrimenti daremo una mano a trovare qualcuno che adotti cagnolini e gattini».

Per chi volesse chiamare, l’Enpa mette al disposizione il numero 347 6455649.

Alessandro Abbadir

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