Uccise a coltellate un senzatetto davanti alla stazione di Venezia, porter preso fuori dal market

MESTRE. I poliziotti lo hanno individuato mentre stava facendo la spesa in un supermercato in viale San Marco. Gli agenti dovevano eseguire l’ordine di esecuzione per la carcerazione relativo alla pena ancora da scontare per l’omicidio del 29enne senza fissa dimora Semir Gaouem, il 20 novembre 2014 nel piazzale della stazione di Santa Lucia.

Hanno atteso che Hussain Musharraif, portabagagli bengalese di 40 anni, residente a Mestre, terminasse gli acquisti e uscisse. Sul piazzale è stato avvicinato dagli agenti che lo hanno arrestato e portato in carcere a Santa Maria Maggiore. Musharraif deve scontare ancora 2 anni 4 mesi e 24 giorni di reclusione per omicidio preterintenzionale e porto di oggetti atti ad offendere.

In primo grado il bengalese era stato condannato a 5 anni e 10 mesi. La stessa Procura aveva sostenuto la tesi dell’omicidio preterintenzionale. Il delitto, infatti, era maturato nel corso di una lite tra i due. Gaouem avrebbe chiesto soldi al porter che glieli avrebbe negati. Ne era nato un parapiglia conclusosi con l’accoltellamento mortale del senza fissa dimora. Tra i due in precedenza ci sarebbero state delle acredini per il tentativo del tunisino di infiltrarsi come porter abusivo. In Appello nel 2016 la condanna era stata ridotta a 5 anni. La sentenza è diventata definitiva il 5 novembre con il rigetto in Cassazione del ricorso contro la condanna. Così il Procuratore Generale ha ordinato l’esecuzione della carcerazione per il bengalese per la parte residua di condanna.

Gli agenti del Commissariato di Mestre hanno disposto gli accertamenti per individuare dove si trovasse Musharraif che non era stato intercettato a casa. Lo hanno individuato al supermercato, attendendolo all’uscita ed arrestandolo pressoché alla vigilia del quarto anniversario del delitto.