Ubriaco aggredisce mamma e vicina incinta
CHIOGGIA. Giovedì, in stato di ubriachezza, se l’era presa con una vicina di casa, incinta di sette mesi, spaventandola con il suo comportamento aggressivo e minaccioso. Il giorno dopo, venerdì, la vittima delle sue intemperanze è stata, per l’ennesima volta, la madre, con cui abita. Così gli agenti del commissariato di Chioggia hanno stretto, ancora una volta, le manette ai polsi di Roberto Brentan, 54 anni, residente a Cà Bianca e loro vecchia conoscenza. L’uomo, infatti, nel corso degli anni, si è reso protagonista di numerosi episodi di violenza, percosse, danni alle cose e minacce alle persone (familiari e vicini di casa, ma non solo), quasi sempre associati a stati di ebbrezza alcolica, alimentata dal disagio sociale e da una condizione psicologica difficile. Denunce, arresti e periodi passati in carcere, non sono serviti a modificare i suoi comportamenti violenti per prevenire i quali sarebbe, probabilmente, necessaria una assidua sorveglianza diretta, che nessuna istituzione sembra in grado di assicurare. In quest’ultimo periodo, proprio a causa dei suoi precedenti, e della concreta possibilità che il carcere aggravasse le sue problematiche condizioni, Roberto Brentan stava scontando una misura alternativa alla detenzione, che prevedeva l’osservanza di una serie di prescrizioni, compresa quella dell’astinenza da alcolici. Un’astinenza che, però, il 54enne evidentemente non ha osservato, per almeno due giorni di seguito, provocando, in entrambe le occasioni, l’intervento della polizia. Le forze dell’ordine sono state chiamata in soccorso, rispettivamente, dalla vicina di casa, la prima volta, e dalla madre di lui, la seconda. In particolare, proprio la madre, che l’aveva visto rompere rabbiosamente una finestra dell’abitazione in cui vivono, in preda ai fumi dell’alcool, era arrivata a temere seriamente per la propria incolumità. Una situazione che durava, evidentemente, da troppo tempo, ma che l’anziana, un po’ per il naturale affetto verso il figlio, un po’ per paura delle sue reazioni, ha denunciato, a malincuore, solo quando ha avuto la sensazione che lui fosse, ormai, diventato incontrollabile. Così per il Brentan è scattata automaticamente la segnalazione al Magistrato di sorveglianza di Venezia per la violazione degli obblighi ai quali era sottoposto e, di conseguenza, nel pomeriggio di venerdì, è stato portato nel carcere veneziano di S. Maria Maggiore.
Diego Degan
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