Tweet, l’estate caldissima di Brugnaro

VENEZIA. Le operazioni antiabusivi e gli attacchi a Elton John. Le polemiche sui gay e gli auguri a Kobe Bryant che compie 37 anni. Ma anche i messaggi in dialetto agli amici: «Dai fioi, fèmose do spaghetti col pomodoro e per oggi demoghe un punto!».

Il sindaco che non tollera le intrusioni della stampa bombarda la rete di tweet anche quando è in vacanza. Ha scatenato più polemiche in queste due settimane, mentre era in ferie, che negli altri giorni da sindaco. Il social network permette a Brugnaro di inviare i messaggi a tutti senza intermediari. Riguardino operazioni di polizia («Bravo il cane Kuma e bravi i vigili!»), solidarietà con le vittime dell’Isis, la famiglia o le affermazioni ai mondiali di paracanoa. «Bravo Julien N’dara, ti aspetto a Ca’ Farsetti».
O come ieri: «Non lascerò che alcuni intellettuali da strapazzo continuino a denigrare Venezia dicendo di amarla. Mi dispiace ma la musica è cambiata!». Ma il mezzo provoca anche risposte sdegnate da mezzo mondo. L’estate bollente con telefonino in mano del nuovo sindaco si è in parte conclusa ieri, con il suo rientro a Ca’ Farsetti dalle vacanze in barca in Croazia con la famiglia. Ma i messaggi non si fermano.
Lo hanno esposto qualche settimana fa al fuoco di fila di giornali nazionali ed esteri per le sue batture su Elton John. «Fora i schei!!», ha risposto alla rockstar che criticava la sua politica contro i libretti gender. Brugnaro incassa anche i sostegni, non sempre disinteressati, di qualche suo fedelissimo. «Avanti così!», «Addosso ai pennivendoli!» E ignora sistematicamente gli inviti di amici e staff a lasciar perdere.
Adesso si riparte. In un autunno che metterà in fila problemi vecchi ed eredità delle passate amministrazioni. Ma anche scelte difficili da fare adesso per contrastare la deriva dell’invasione turistica e del decoro (non solo gli immigrati e gli abusivi), ripristinare il rispetto delle regole, la tutela della città, della residenza e dei negozi, la lotta al moto ondoso. La pianificazione - Brugnaro lo ha promesso in campagna elettorale - «la deciderà la città, non i poteri forti con la vecchia politica». Navi, Quadrante di Tessera, rilancio di Marghera e dell’Arsenale, nuovi lavori, etica nella macchina amministrativa. Sfide a cui il il sindaco è atteso non soltanto da chi lo ha votato. E per risolvere tutto questo non basterà twittare e polemizzare via social. Buon lavoro sindaco.
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