Tutto il paese turbato per la donna suicida
CAZZAGO. «Sono sconvolta per quello che è accaduto. Questo suicidio è il segnale di una grande solitudine. Di una donna che ha chiesto aiuto e si è sentita sola, sovrastata da una tragedia terribile, più grande di lei . Si deve riflettere come anche nei nostri paesi manchino reti di vicinato e solidarietà efficaci che facciano sentire meno sole le persone colpite dalle difficoltà e dai lutti della vita». Questo il commento del sindaco di Dolo Maddalena Gottardo alla notizia del suicidio della mamma di Filippo Longo il ragazzo che l’8 aprile del 2011 uccise nella sua casa in via Luigi IX a Dolo, il padre Moreno, 55 anni, geometra, dopo l’ennesima lite.
La donna 49 anni, residente a Cazzago, ha inviato un sms al suo avvocato, ha lasciato una lettera sul tavolo di casa e poi si è gettata nel Naviglio tra Dolo e Mira, verso le 16. Inutili i tentativi di salvarla fatti dai passanti, carabinieri e soccorsi sanitari. Il problema sarà ora quello di avvertire il figlio Filippo che uccise il padre.
Un omicidio per il quale il 31 gennaio del 2012 il ragazzo è stato assolto perché giudicato totalmente incapace di intendere e volere. Per lui il giudice Alberto Scaramuzza dispose il ricovero in un ospedale psichiatrico e da allora il ragazzo si trova in una struttura protetta. Anche il ragazzo, quando era in carcere, pochi giorni dopo l’assassinio del padre, aveva cercato di uccidersi ed era stato fermato dagli agenti penitenziari.
A Cazzago, dove viveva la donna, i commenti e la tristezza non mancano: «Siamo vicini con il cuore», dice il parroco Don Franco, «ai famigliari di questa donna per quello che è successo». I funerali si terranno dopo il via libera della magistratura.(a.ab.)
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