Tutto esaurito in cimitero «Bare davanti al Comune»

MIRA. Due funerali non fissati, discussioni con i parenti dei defunti che non accettano i trasferimenti in cimiteri distanti, due urne cinerarie non collocate. È questo il primo, parzialissimo e sconcertante bilancio dell’emergenza cimiteri nel comune di Mira. A denunciare la situazione sono le tre principali imprese funebri che lavorano nel territorio e che stanno pensando a una protesta clamorosa: se la situazione non cambierà e non si troveranno soluzioni in tempi rapidi, porteranno, in accordo con i familiari dei defunti, le bare con le salme davanti al municipio di Mira.
«Da due giorni», spiega l’impresario funebre Paolo Lucarda, «la situazione è diventata esplosiva. Una sepoltura prevista nel cimitero di Mira Taglio non si potrà fare. La salma dovrà essere trasportata temporaneamente a Malcontenta. Stessa situazione per una tumulazione a Gambarare, dove i loculi sono finiti due giorni fa. Sono finite addirittura le cassettine per riporre le urne cinerarie. Una follia per un Comune che incentiva la pratica della cremazione». Gli stessi problemi dell’azienda di Lucarda li stanno vivendo anche le imprese funebri Dal Corso e Fiammengo. Le discussioni con i parenti dei defunti da qualche giorno sono la regola.
«Una famiglia», spiega Lucarda, «si è incaponita, a distanza di tre giorni non ha fissato il funerale lasciando il defunto all’obitorio di Dolo. In queste condizioni, lavorare è impossibile».
La situazione nei cinque cimiteri del più popoloso comune rivierasco è la seguente: a Gambarare, dove si trova il cimitero principale, sono stati occupati gli ultimi due loculi un paio di giorni fa. A Oriago la situazione è pressoché analoga: con i loculi rimasti, si andrà avanti per altri quattro mesi al massimo. A Mira Taglio il cimitero monumentale dietro la chiesa di San Nicolò è inutilizzabile perché da una settimana non ci sono né posti nei loculi, né a terra. I campi di inumazione sono completi a Mira, Gambarare , Oriago e Marano. C’è solo qualche posto a Malcontenta. Non c’è posto nemmeno per le urne cinerarie a Oriago e Mira.
Il Comune ha risposto in più di un’occasione che per quest’anno, a causa delle ristrettezze di bilancio, investimenti per i cimiteri non ne sono previsti. Ma le imprese funebri non restano a guardare e promettono una protesta clamorosa.
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