«Tutti possono dire le loro opinioni»
MUSILE. Silvia Susanna e Vanio Trombelli, i due candidati sindaci finora ufficiali, scelgono entrambi di non schierarsi nella polemica a distanza tra Forcolin e don Saverio Fassina. Mentre dal Pd si parla di reazione scomposta del vicepresidente della Regione.
«La lista Insieme per Musile è una lista civica e trasversale. Ci siamo noi del Pd, ma ci sono anche tanti liberi pensatori e pure persone che una volta frequentavano l’altra parte politica, ma che oggi non sono d’accordo su certe scelte fatte dalla lista di Forcolin», commenta il segretario democratico Angelo Muffato, «non ci sono sindaci o candidati consiglieri imposti. Vanio Trombelli è stato scelto dopo una serie di discussioni non solo dentro il Pd, ma anche con tutti gli alleati che stanno appoggiando la lista. Si è costituito un gruppo di lavoro con cui ci troviamo settimanalmente e in cui posso assicurare che non c’è don Saverio. La scelta di Trombelli è emersa perché è una figura nuova della politica e i consensi che sta ottenendo tra la gente ci confortano della scelta. Tra i nostri avversari probabilmente c’è qualcuno che inizia ad aver paura di questa scelta, se poi si scatenano reazioni di questo tipo». Dal comitato a sostegno di Trombelli, invece, si fa sapere che «il candidato è impegnato nella stesura del programma e nell’incontrare i cittadini. Attività più importanti di queste polemiche».
«Non entro nella questione», spiega Silvia Susanna, candidata sindaco del centrodestra, «don Saverio può avere le sue idee politiche come le abbiamo tutti e manifestarle come qualunque cittadino. Se intende fare del proselitismo politico sono scelte personali di cui deve rispondere solo a se stesso, non a me né ai cittadini, che decideranno autonomamente come comportarsi nelle urne. Don Saverio non sta esprimendo dei concetti religiosi, per cui lui ha un certo seguito in quanto sacerdote. Quando espone dei concetti politici, li esprime come un qualsiasi altro cittadino».
La polemica, però, impazza su Facebook, dove a dir la verità la bilancia dei consensi sembra pendere tutta a favore di Forcolin, con tanto di persone che invocano un intervento del vescovo. E sempre in rete è andato in scena ieri un altro scontro, tutto politico, tra Forcolin e l’esponente di Fare, ex leghista, Maurizio Malizia. Motivo del contendere la possibilità che i tosiani presentino una propria lista a Musile. Sarebbe la terza lista in corsa, il M5S ha già annunciato che non ci sarà.
Giovanni Monforte
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia