Tutti pazzi per Balmain in coda dalle due di notte

Ressa da H&M in campo S. Luca per la “capsule collection” del marchio francese Esperte di moda arrivate anche da Svizzera e Austria. Ingressi contingentati

Tutti in coda, anche per sette ore di fila, come per visitare il padiglione del Giappone all’Expo. Solo che ieri non c’erano ristoranti virtuali ai quali ordinare cene astratte bensì stivaletti con la punta dorata, cappotti alla marinara e giacche tempestate di perle. Tutto concreto, frusciante e firmato Balmain. Soprattutto, tutto a prezzi (quasi) piccoli, in vendita-lampo all’ultimo piano di H&M, in campo San Luca, dove la capsule collection disegnata da Olivier Rousteing, golden boy della moda e da quattro anni al timone della griffe parigina, è stata spazzolata in un paio d’ore.

Lo store di Venezia, uno dei nove in Italia e dei 250 nel mondo, ha scatenato un’isteria pari a quella tributata alcuni anni fa alla mini-collezione di Jimmy Choo, con i più previdenti già in campo San Luca sin dalle 2 di notte: mariti, fidanzati, aspiranti tali e padri spediti da signore e signorine pazze di Balmain ma non al punto da farsi venire le occhiaie con una notte in sacco a pelo sui masegni.

Braccialetto di riconoscimento al polso, i primi uomini entrano nel mondo di Balmain alle 9 in punto con la lista della spesa in mano. Sandali con i listini di corda, giacchini di piume, abiti anni Ottanta decorati di strass, bijoux, borsine e pochette. C’è anche una corner dedicato all’uomo. Tanto meglio. Dai 29 agli oltre 200 euro, non proprio in regalo, però.

Però c’è gente che arrivata dalla Svizzera, dall’Austria, oltre che naturalmente da tutto il Veneto. Madri con figlie adolescenti ma già pericolosamente fashioniste, sorelle che vogliono sembrare gemelle e comprano tutto uguale; donne dai 16 ai 70 anni senza distinzione alcuna, tranne che per la resistenza fisica.

Le più giovani sono fuori dall’ingresso di servizio di H&M già dall’alba, con il thermos di caffè stretto tra le mani. Il braccialetto colorato al polso è già la prima conquista. Averlo significa che prima o poi si entra, anche se solo a gruppi di venti, e con un timing da speed date. Una manciata di minuti per guardare, scegliere, provare, comprare e uscire in campo San Luca con un sacchetto nero e oro che sarebbe una gioia per gli occhi anche se fosse vuoto.

Ovviamente non lo è. Chi può fa acquisti anche per chi è rimasto a casa che, a sua volta, per non lasciare nulla di intentato, prova ad acquistare online. Ma il sito tracolla sotto il peso di troppe richieste. Chi invece arriva alle undici trova solo scatoloni e tre paia di sandali miracolosamente scampati alla furia.

Manuela Pivato

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