Tutti i vigili urbani armati entro primavera

Il comandante Agostini: «Ne mancano circa cinquanta». In sedici si sono rivolti al giudice del lavoro

VENEZIA. «Entro la fine della prossima primavera avremo completato l’armamento del corpo dei vigili urbani, anche se poi dovremmo iniziare con i 70-80 nuovi vigili che l’amministrazione ha intenzione di assumere». A parlarne, ieri mattina in commissione consiliare, è stato il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, chiamato a spiegare ai consiglieri i punti del nuovo regolamento sull’armamento dei vigili.

A partire dai dati: 261 sono i vigili già armati, 50 quelli che mancano da armare e che, dopo i corsi e le visite, entreranno in possesso dell’arma, al ritmo di circa dieci al mese, entro la fine della primavera. In totale gli agenti del corpo sono 371 ma c’è una fetta di loro che, o perché distaccati o perché sostanzialmente lavorano in ufficio, o perché obiettori di coscienza, rimarranno senza armi.

C’è poi una fetta di vigili urbani, 16, con i quali è aperto un contenzioso davanti al giudice del lavoro poiché, per motivi diversi, si oppongono di prestare servizio con l’arma. Il regolamento, che dovrebbe essere approvato dal consiglio comunale entro la fine dell’anno, chiarisce inoltre un aspetto che stava molto a cuore alle organizzazioni sindacali, ovvero la detenzione della pistola alla conclusione del turno di lavoro. «È problema delicato», spiega Agostini, «anche perché la legge prevede, per gli agenti che risiedono in un comune diverso rispetto a quello nel quale lavorano, che una volta finito il turno possano fare solo il tragitto più breve per tornare a casa».

«È chiaro che è un problema, motivo per cui oltre all’armeria principale, alla caserma Poerio di piazzale Roma», aggiunge il comandante dei vigili, «abbiamo previsto tre armerie decentrate, a Venezia, a Mestre centro e nella sede del reparto Motorizzato, dove poter lasciare le armi. Armadietti blindati per il deposito delle armi sono inoltre previsti in quelle sezioni dove ci sono meno di quindici agenti armati».

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Bacos con i suoi conduttori al lavoro nel sottopasso ferroviario di Mestre

Particolare attenzione, inoltre, è rivolta alle capacità dei vigili, e non a caso negli ultimi mesi il comando dei vigili ha chiesto una verifica dei requisiti psico-fisici per cinque agenti che per motivi diversi (problemi di vista, l’assunzione di farmaci per specifiche patologie) potrebbero non essere più abili all’utilizzo della pistola. Accanto al regolamento per l’uso delle armi - che dovrà essere discusso e approvato in consiglio comunale - la giunta sta lavorando anche a una revisione generale del regolamento di funzionamento del corpo di polizia municipale: il testo del regolamento dovrebbe essere presentato nei prossimi giorni. 

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