Tutti i premi collaterali della Mostra 2013

Sono tantissimi i premi collaterali della Mostra del Cinema e non mancano le curiosità: «Philomena» convince sia gli atei che i cattolici

VENEZIA. Sono tantissimi i premi collaterali assegnati durante la Mostra del Cinema di Venezia da associazioni, categorie, enti e altre istituzioni. Ecco quelli del 2013.

Premio del pubblico alla Settimana della Critica: vince "Zoran, il mio nipote scemo"
Il Premio del Pubblico "RaroVideo" per il miglior film della Settimana della Critica va a "Zoran, il mio nipote scemo", di Matteo Oleotto. Il premio, del valore di 5 mila euro, sarà consegnato da Mimmo Calopresti. Sabato 7 settembre in Sala Casinò alle ore 11:30 è in programma la proiezione aggiuntiva del film vincitore.

Queer Lion 2013, leone d'oro gay assegnato a Philomena
"Philomena" di Stephen Frears si aggiudica il settimo Queer Lion Award, premio collaterale al "Miglior Film con Tematiche Omosessuali e Queer Culture” della Mostra 2013. La giuria presieduta da Angelo Acerbi, e composta da Daniel N. Casagrande, creatore del leoncino queer, Marco Busato, delegato generale dell’associazione culturale CinemArte, ha assegnato all’unanimità il premio “per aver saputo dare il giusto e rilevante peso a temi quali omosessualità, Aids ed omofobia in un’opera incentrata sulla dolorosa vicenda della ricerca di un figlio durata mezzo secolo, e per aver sottolineato, con leggerezza ed ironia, l’immediata ed amorevole accettazione da parte di un’umile donna di convinta fede cattolica, degli importanti e fondamentali aspetti dell’identità sessuale e dei relativi affetti familiari di un figlio appena ‘ritrovato’".

Leoncino d’oro AgisScuola a «Sacro GRA»
Il Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema è stato assegnato a Sacro Gra di Gianfranco Rosi. I 26 ragazzi membri della giuria hanno decretato miglior film, tra quelli in concorso alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Sacro Gra di Gianfranco Rosi con la seguente motivazione: «Affresco urbano, puntuale e a tratti ironico. Lente di ingrandimento sulla provincialitá degli eventi che si allarga fino a includere un’umanitá diversificata e complessa, italiana e universale. La veste di documentario lascia spazio a una struttura narrativa disinvolta che ben si allontana da un punto di vista prettamente oggettivo dell’autore, grazie anche ad una fotografia innovativa che racconta senza invadere. Viaggio ciclico attraverso l’inesorabilitá della vita che prosegue nell’eterno fluire del raccordo e trascende i destini individuali. Per tali meriti assegniamo il Leoncino d’oro della 70. edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia a ’Sacro Grà di Gianfranco Rosi».

Il premio della Fondazione Rotella a Gianni Amelio per "L'Intrepido"
Gianni Amelio si è aggiudicato il Premio Fondazione Mimmo Rotella alla 70esima Mostra internazionale del Cinema di Venezia per il suo ultimo film, "L’intrepido" con protagonista Antonio Albanese. La cerimonia di consegna si svolgerà al Lido di Venezia.

Future Digital Award al film d'apertura "Gravity" di Cuaron
Il "Future Film Festival Digital Award”, premio collaterale riconosciuto dalla Biennale, viene assegnato al film presentato alla Mostra che utilizza al meglio le illimitate risorse dell’animazione e degli effetti speciali. La giuria del premio, composta da critici e giornalisti cinematografici (Titta Fiore, Il Mattino; Rocco Giurato, mondofilm.it; Giuseppina Manin, Il Corriere della Sera; Teresa Marchesi, Tg3; Lee Marshall, Screen International; Gabriele Niola, Wired; Anna Maria Pasetti, Il Fatto Quotidiano; Cristiana Paternò, Cinecittà News; Roberto Silvestri, Hollywood Party; Boris Sollazzo, Ilsole24ore.com) ha assegnato il premo 2013 a "Gravity" di Alfonso Cuarón. Questa la motivazione: “per l'incredibile e innovativa fusione di animazione e recitazione all'insegna di un realismo inedito e magico, per la capacità di isolare il volto umano in un universo di CG e renderlo protagonista di una storia che ci consente di reimmaginare da zero l'epica dello spazio, consegniamo il premio al film di Alfonso Cuarón, autore dell'opera che più di tutte in questo festival di Venezia ha usato le nuove tecnologie per spingere il linguaggio filmico un passo più in avanti”. Una Menzione speciale segnala inoltre "The Zero Theorem" di Terry Gilliam.

A Eugenia Costantini il premio Loreal
Eugenia Costantini, a Venezia per la Mostra del Cinema, si è aggiudicata il premio «L’Oréal Paris per il Cinema». La giovane attrice 31enne si è aggiudicata la sesta edizione del premio, omaggio tanto alla bellezza quanto al talento. L’attrice si è detta orgogliosa e felice del riconoscimento, che le è stato assegnato dal pubblico. Eugenia è la figlia dell’attrice Laura Morante e ha recitato in «Manuale d’amore» e «Boris».

ArcaCinemaGiovani, vince il premio 2013 il greco "Miss Violence"
Il premio ArcaCinemaGiovani va a "Miss Violence", il film del regista greco Alexandros Avranas. Mentre per il miglior film italiano è stato premiato "L'Arte della Felicità" di Alessandro Rak. Il premio è assegnato da una giuria di 70 ragazzi, tra i 18 e i 26 anni.

Premio Bianchi 2013 a Enzo D'Alò
Enzo d’Alò è il vincitore del Premio Bianchi 2013 dei Giornalisti Cinematografici Italiani. E’ il riconoscimento ad una carriera dedicata al cinema d’animazione con passione, coerenza e grande fatica, con un piccolo “regalo” per il pubblico della Mostra: l’anticipazione, in anteprima mondiale, di alcune sequenze dello speciale tv Il flauto magico nella versione ideata da D’Alò e sceneggiata da Vincenzo Cerami, dedicata ai bambini in età prescolare. Si tratta di un progetto complesso, prodotto da Cometafilm e Rai Fiction con i partner europei PTD Lussemburgo e Millimages Francia, con il sostegno del Piano Media e del Fonspa.

Premio Brian dell'Uaar (atei e agnositici) va a "Philomena"
Cominciano le premiazioni in questa settantesima edizione della Mostra del Cinema. Così il “Premio Brian 2013”, gestito dall'Uaar, associazione atei e agnostici razionalisti, è stato assegnato a “Philomena” di Stephen Frears. Ecco la motivazione: "Il film narra con garbo, ironia e spirito profondamente laico una vicenda reale e mette in evidenza come le istituzioni ecclesiastiche possano essere  strumenti di inaridimento della mente e del cuore, tali da trasformare la fede in puro fanatismo sessuofobico. La pellicola evidenzia una benevolenza solo apparente che cerca  di seppellire i crimini del passato ed è sorda al dolore delle vittime, per perpetuare discriminazioni di classe con una distribuzione iniqua e interessata di favori e prepotenze a proprio vantaggio. Il film valorizza, per contro, la tolleranza e il rispetto delle idee e delle scelte di vita".

Premio Signis a "Philomena", menzione a "Ana Arabia"
La giuria Signis alla 70° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, composta da Luis García Orso (Messico), Presidente, Massimo Giraldi (Italia), segretario, Walter Chikwendu Ihejirika (Nigeria), Valerio Sammarco (Italia) e Gustavo Andújar (Cuba), ha deciso di assegnare il premio al film "Philomena", di Stephen Frears: "Perché offre un intenso e sorprendente ritratto di una donna resa libera dalla fede. Nella sua ricerca della verità, sarà sollevata dal peso di un’ingiustizia subita grazie alla sua capacità di perdonare".
La giuria ha anche deciso di assegnare una menzione al film "Ana Arabia", di Amos Gitai: "Perché è un film-manifesto sull'importanza della tradizione orale, e un altro fulgido esempio nella filmografia del regista israeliano di come il cinema possa trasformarsi in "strumento di speranza": per proseguire sulla strada della coesistenza e del dialogo".

Green Drop Award assegnato a "Ana Arabia" di Amos Gitai
Il premio dedicato ad ambiente e cooperazione della 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, promosso dall'associazione Green Cross Italia e dal Comune di Venezia, è stato assegnato al film "Ana Arabia" di Amos Gitai. Presidente di giuria era il regista Mimmo Calopresti, mentre tra i componenti c'erano anche l'attrice Ottavia Piccolo e il climatologo Vincenzo Ferrara. Non è stato facile per la giuria individuare, tra i film in concorso, quello che «meglio abbia interpretato i valori dell'ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli». "Siamo perplessi perché, in un mondo che dovrebbe prestare attenzione all'ambiente e quindi al nostro futuro, pochi film ne parlano, segno dei tempi che stiamo vivendo, in cui ognuno è concentrato sul proprio microcosmo, dimenticando quanto accade intorno a noi" affermano Mimmo Calopresti e Ottavia Piccolo.

Il premio "Civitas Vitae" a "Stil Life" di Uberto Pasolini.
Il Premio “Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale”, giunto alla sua seconda edizione, va a Uberto Pasolini, regista di Still Life, inserito nella sezione Orizzonti. Promosso dalla Fondazione OIC Onlus insieme a Banca Prossima, il premio collaterale viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un'immagine al di fuori degli schemi di una persona longeva. La giuria composta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e presidente del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di Rai e Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e direttore dei Solisti Veneti Claudio Scimone;  la regista Costanza Quatriglio e il critico cinematografico Federico Pontiggia assegna il Premio Civitas Vitae 2013 a Uberto Pasolini per Still Life, con la seguente motivazione: “Suonando il valzer degli addii, il regista Uberto Pasolini con Still Life ridà a chi è morto in assoluta solitudine il primo privilegio di un uomo: una storia, la propria. Impiegato del Comune incaricato di trovare i parenti di chi è deceduto, il protagonista Eddie Marsan incarna magnificamente le virtù del film: rispetto raro, sensibilità umanista e commozione senza tranelli. Still Life getta un ponte tra i vivi e i morti, portandone alla luce i legami che non si sciolgono”.

Premio "Lina Mangiacapre" va a "Via Castellana Bandiera"
La Giuria del premio collaterale "Lina Magiacapre" (ex Premio Elvira Notari) composta da Valerio Caprara, Titta Fiore,  Simone Manceau, Franco Mariotti ha assegnato il premio al film “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante, con la seguente motivazione: "Per aver messo in scena la sfida personale di due donne che,per il loro atteggiamento ribelle e imprevedibile, diventano espressione collettiva di rifiuto della violenza, della sopraffazione e della sofferenza che il potere patriarcale produce. La loro sfida blocca non solo una strada ma fà saltare dinamiche e logiche di quel sistema".
La giuria assegna inoltre due menzioni speciali: al film “Traitors” di Sean Gullette per aver mostrato un personaggio di donna determinato e forte che lotta per realizzare il proprio sogno e per aiutare chi non ha più speranza a rischio della vita e alle donne del gruppo Femen che espongono coraggiosamente i loro corpi rischiando la vita per protestare e gridare al mondo che “Ukraina Ne Bordel”, film documentario di Kitty Green.

Premio "Schermi di qualità" va a "Zoran, il mio nipote scemo"
E’ "Zoran, il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto il film vincitore della seconda edizione del Premio "Schermi di Qualità". Il riconoscimento viene attribuito all’opera di produzione italiana, presentata in una delle diverse sezioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, e giudicata maggiormente rappresentativa ai fini della programmazione delle sale aderenti al Progetto "Schermi di Qualità". Il film è stato scelto, si legge nella motivazione, “per l’efficace elaborazione di tematiche sociali, filtrate attraverso una forte ironia che a tratti sfocia nel cinismo, a connotare una condizione esistenziale spesso improntata alla sconfitta ma pronta al riscatto e alla consapevolezza. Un film “ad alta gradazione alcolica”, nobilitato dalla magnifica interpretazione di Giuseppe Battiston”.

Il Premio Padre Nazareno Taddei a "Philomena"
È stato assegnato al film «Philomena» del regista inglese Stephen Frears, nell'ambito della 70 Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il Premio Padre Nazareno Taddei. La giuria, presieduta da Piera Detassis direttore di Ciak, ha rilevato nella pellicola di Frears «la capacità di esaltare la forza di un amore materno e filiale che supera tutti gli ostacoli e tutte le difficoltà, persino la morte esaltando dei valori, amore e perdono che sono universali». Il Premio Padre Nazareno Taddei, giunto alla settima edizione, è stato istituito in memoria del gesuita studioso di cinema e fondatore del Centro internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione sociale e della rivista di educazione audiovisiva Edav.

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