Tutti contro tutti. Pigozzo: «Ecco i numeri»
Tutti contro tutti dopo l’assemblea organizzata dalle Municipalità di Mestre e Chirignago-Gazzera. L’assessore De Berti precisa i contorni della sua assenza: «Avevo chiesto con tre settimane di anticipo la possibilità di spostare l’incontro perché impossibilitata a parteciparvi». E continua: «L’indisponibilità della Municipalità a valutare la mia richiesta di posticipo su un tema di stretta competenza regionale credo possa essere commentato da solo».
Le parole dell’assessore regionale chiamano anche in causa il Comune che con l’assessore Boraso è stato molto critico sui cantieri fermi da mesi, invocando l’intervento della magistratura. E anche il capogruppo Pd Andrea Ferrazzi attacca Boraso chiedendo di non lamentarsi ma di agire per risolvere le questioni aperte a Gazzera e via Olimpia, dalla viabilità allo spostamento degli abitanti stretti tra i passaggi a livello. Lavora ad una interrogazione, intanto, il vicepresidente del consiglio regionale, il Pd Bruno Pigozzo.
«Certo è che le previsioni sull’efficacia del sistema Sfmr vanno aggiornate perché le cifre di utilizzo del sistema ferroviario regionale, così come il piano veneto dei trasporti, sono vecchi di vent’anni almeno e vanno rivisti. La struttura regionale si è negli anni spopolata e, finita l’era di Chisso, è ora praticamente alla deriva. E bisogna ammettere che l’assessore De Berti sta cercando di tenere le fila di tutto». Pigozzo a Mestre, si è presentato con un dettagliato rapporto sul Sfmr: nel 2005, ricorda, si spiegava che il sistema avrebbe ridotto del 5 % gli spostamenti in auto, del 16% quelli sui bus mentre l’utilizzo dei treni sarebbe arrivato quasi al 48%. Stime ridimensionate dalle parole di Trenitalia.
Pigozzo ha ricordato anche le novità previste dopo la soluzione del negoziato con la Net Engineering spa. Si torna infatti a sperare nei cantieri di eliminazione e soppressione di passaggi a livello. Nell’ ultimo elenco, di febbraio 2017, ci sono i due passaggi della Gazzera; quelli di via degli Ongari, via Casone, via Tempesta, via dei Novale e via Mestrina a Noale; il raddoppio ferroviario della Maerne-Castelfranco; a Salzano prevista l’eliminazione del passaggio a livello di via Borgo Valenti; a Mira di quello di via Lomellina. Stralciato, perché in corso di progettazione da parte di Italferr, l’intervento di ripristino della linea dei Bivi.
La De Berti precisa: «L’atto risolutivo ha consentito di stanziare risorse per 28,5 milioni di euro per progetti prioritari nel Veneto e sono in corso gli accordi con Ministero e Rfi per i cantieri dal 2018». (m.ch.)
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