«Tutta la Riviera contraria all’elettrodotto aereo»
VIGONOVO. «Siamo tutti uniti contro questo “mostro” che vogliono realizzare sopra le nostre teste». Queste le parole con cui Andrea Danieletto, sindaco di Vigonovo, ha aperto la manifestazione pubblica contro l’elettrodotto aereo da 380 kw da Dolo a Camin proposto da Terna, manifestazione che si è svolta venerdì in piazza Marconi.
Alla serata erano presenti circa 800 persone tra cui esponenti di associazioni e comitati, oltre a 9 sindaci, e alcuni consiglieri regionali e parlamentari. Una manifestazione durante la quale è stato ribadito che l’elettrodotto deve essere interamente interrato e che questa è una battaglia per la salvaguardia di tutta la Riviera.
«Vogliono realizzare uno “stenditoio” alto 55 metri», ha detto Danieletto riferendosi ai piloni, «che da Camin arriva a Mira e passerà a 100 metri dalla piazza di Vigonovo. Si tratta di un elettrodotto da 380 kw che imperverserà sulle nostre case, sui nostri asili, che deturperà il territorio. Sappiamo che serve l’elettrodotto ma vogliamo interrarlo anche perché si può farlo».
Ha parlato poi Roberto Bano, proprietario di villa Sagredo, villa veneta vicino alla quale sarà posto un pilone. «È una disgrazia che sta capitando sopra le teste di ognuno di noi», ha spiegato, «il territorio sta per essere colpito da un danno grave e irreparabile. Ci sarà un deprezzamento delle case, danni patrimoniali e al turismo, danni alla salute perché il flusso ionizzerà l’aria. Tutti dobbiamo contrastarlo: abbiamo un dovere morale».
A sostenere la possibilità di interramento è stato mostrato un video realizzato proprio da Terna per il progetto di elettrodotto interrato Torino-Savoia di 190 km. «La battaglia la facciamo fino in fondo senza alcuna paura», ha detto Walter Stefan, sindaco di Saonara, «la Regione ha richiesto a Terna di presentare un progetto interrato ma finora non l’ha fatto. Ci auguriamo che la Regione proceda su questa linea».
Il sindaco Gianpietro Menin (Camponogara) ha detto di riproporre un appello, come già fatto nel 2010, da inviare al Presidente della Repubblica, all’Unione Eruropea e all’Unesco, e di portare un ordine del giorno alla Città Metropolitana contro l’elettrodotto aereo.
All’incontro erano presenti anche dei rappresentanti della Valbelluna che si stanno opponendo anche loro ad un progetto di elettrodotto aereo promosso da Terna.
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