Tute e mascherine come in un film horror

I capannoni a ridosso della laguna e il sospetto che l’infezione sia arrivata con gli uccelli migratori

GIARE DI MIRA. Una ditta specializzata e una zona infetta in isolamento con persone completamente chiuse in tute protettive e mascherine. Ieri in via Giare di Mira, all’interno e nei dintorni dell’azienda di allevamenti di tacchini all’ingrasso “Alca” , pareva essere in un film, con la disinfestazione obbligata per tutti i mezzi che entravano ed uscivano dal recinto per evitare il diffondersi del virus. Tutti e 20.500 tacchini dovranno essere abbattuti entro sabato, mentre i dipendenti dell’azienda e i custodi non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

I danni ammontano a varie decine di migliaia di euro per ora ma le conseguenze del danno economico e di immagine si allungheranno nel tempo per i prossimi mesi.

«Non sappiamo niente», spiega la custode, «Il proprietario è corso a Vicenza. Sappiamo che stanno abbattendo tutti gli animali, si rischia la rovina di questa azienda».

Una ditta specializzata è stata incaricata nell’abbattimento dei volatili. I tacchini abbattuti sono stati caricati in qualche caso ancora vivi nei cassoni di raccolta. Poi le carcasse dovranno essere completamente bruciate. L’area in cui si trova l’allevamento è a ridosso della laguna. Il rischio è che il pollame sia potuto essere stato infettato dalla fauna selvatica che popola la laguna di Venezia e che arriva ogni anno da altre parti di Europa ed Asia centrale.

Una relazione scientifica, elaborata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) fatta ancora due anni fa, ipotizza che il virus sia arrivato in Europa trasportato da uccelli migratori infetti. Da lontano cacciatori e residenti osservano l’andirivieni di camion e veterinari. «Speriamo», spiegano cacciatori e residenti a Giare, «che la fauna selvatica lagunare non sia stata contagiata altrimenti sarebbe un disastro». (a.ab.)

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