“Tutankhamon”, il mistero del faraone bambino a Venezia

Riapre il 29 ottobre Palazzo Zaguri con l’imponente mostra archeologica: 1000 reperti da ammirare oltre ad esperienze immersive nel metaverso dell'Antico Egitto

VENEZIA. La mostra “Tutankhamon” aprirà il 29 ottobre a Venezia in occasione del centenario dalla scoperta della tomba del faraone egizio scomparso a poco meno di 19 anni nel 1323 a.C., 3345 anni fa.

Un evento culturale “faraonico” per la ricchezza dei contenuti e l’unicità dei pezzi esposti, allestito da Venice Exhibition Srl nelle 36 sale espositive distribuite nei cinque piani del trecentesco Palazzo Zaguri in campo San Maurizio.

«Sarà un'esposizione di grande valore contenutistico», anticipano gli organizzatori, «per celebrare un secolo da quel lontano 4 novembre 1922, data cruciale dell'archeologia mondiale, ricordata come il momento ufficiale della scoperta della tomba di Tutankhamon nella valle dei Re, a Tebe Ovest, a non molta distanza dalla sponda occidentale del Nilo. Palazzo Zaguri, dopo un periodo di pausa, torna in grande stile con una grande mostra e nuove proposte culturali per ritagliare a Venezia uno spazio dedicato alle mostre tematiche».

Un evento culturale internazionale con un percorso espositivo di contenuti storici, aneddoti e curiosità meno noti, oltre ad indagini sui misteri mai risolti dell'egittologia, nella convinzione che del faraone Tutankhamon, e delle evidenze che sono emerse dalla sua tomba, negli ultimi 100 anni si sia parlato molto, ma tanto ci sia ancora da scoprire.

«Venezia torna protagonista con un'importante mostra sull'antico Egitto, la cui inaugurazione coinciderà con la riapertura di Palazzo Zaguri»,  anticipa l'amministratore unico di Venice Exhibition Srl, Mauro Rigoni, «dopo anni di silenzio per calamità come l'Acqua Granda e la pandemia, finalmente il centro museale potrà riprendere le sue attività culturali legate alla città di Venezia portando avanti i suoi obiettivi tra cui: il circuito di grandi mostre tematiche e l'allestimento del museo ufficiale di Casanova».

«Con questo evento di caratura internazionale sui tesori di Tutankhamon», aggiunge Rigoni, «la mostra con tutta la sua ricchezza e spettacolarità occuperà l’intero Palazzo Zaguri. Allestiremo il più grande evento espositivo temporaneo sul faraone più discusso e famoso della storia egiziana, senza precedenti in Europa. Saranno in mostra centinaia di reperti originali, alcuni in anteprima mondiale, grazie alla collaborazione con importanti istituzioni egiziane».

I reperti inizieranno ad arrivare a Venezia a fine settembre in 5 container e ci vorranno oltre 60 viaggi in Canal Grande per trasportarli, con grande cautela e sotto gli occhi attenti di egittologi, fino alla sede espositiva in campo San Maurizio per comporre il ricco allestimento. L'obiettivo sarà aprire la mostra il 29 ottobre, a pochi giorni dalla ricorrenza della scoperta.

«Verranno potenziati tutti i sistemi di sicurezza di Palazzo Zaguri e una sezione della mostra sarà dedicata ad Howard Carter, l’archeologo che scoprì la tomba di Tutankhamon», aggiungono infine da Venice Exhibition Srl, «l'imponente allestimento rimarrà a Venezia per qualche mese, la data di chiusura non è stata ancora comunicata: rimarrà visitabile il tempo necessario ad attrarre l'attenzione degli osservatori internazionali ed offrire al pubblico eterogeneo che frequenta la città galleggiante un evento culturale di alto valore scientifico. Per questi motivi è stato coinvolto un autorevole comitato scientifico nella realizzazione della mostra temporanea. Saranno disponibili visite guidate multilingue studiate per rispondere alle esigenze del turismo e delle scolaresche di ogni ordine e grado».

Non mancherà infine la più avanzata fruizione tecnologica dei contenuti con una sezione dedicata alla realtà aumentata applicata alla ricostruzione in 3D degli scenari e dei reperti archeologici. Si tratterà di un’area molto futuristica con una sorta di Metaverso dell'Antico Egitto che farà rivivere ai visitatori l’esperienza della scoperta della famosa tomba e molte altre emozioni da archeologi.

Ulteriori informazioni sulla mostra nel nuovo portale www.italmostre.com.

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