Turni duri e paga da fame si lamentano: trasferiti
NOVENTA. Turni massacranti per 5 euro e 30 centesimi l’ora, un gruppo di addetti alla sicurezza dell’outlet di Noventa adesso si ribella e tramite un legale si rivolge al Tribunale del Lavoro. Quelli che si sono lamentati per l’organizzazione del lavoro o per i pagamenti o altro ancora, sono stati trasferiti in altri centri commerciali del Friuli in cui opera la società per cui lavorano. Una circostanza che questi lavoratori non hanno accettato di buon grado ritenendo che fosse conseguenza delle loro rimostranze insistenti. Sono tutti giovani del Sandonatese che hanno formalmente un contratto di lavoro con varie piccole società, tutte comunque riconducibili alla Sia Group, con sede a Gorizia.
Dopo i trasferimenti, che hanno interessato precisamente quattro giovani della zona, hanno deciso di ricorrere al legale. Si è accesa così la miccia che mette in discussione i rapporti di lavoro in seno al colosso commerciale all’uscita del casello della A4. Una realtà che macina milioni di presenze ogni anno e che per Noventa, e tutto il Sandonatese fino al litorale, ha decisamente rivoluzionato il tessuto commerciale non senza disagi soprattutto per i piccoli esercizi. L’outelt è andato ben oltre la sua origine di centro in cui si vendono passate collezioni di abbigliamento e i brand hanno dato vita e vere e proprie buotique molto ricercate soprattutto dagli stranieri, in primis russi, cinesi, coreani e giapponesi.
«La Sia Group», spiega l’avvocato Angelo Lorenzon che sta seguendo la causa di lavoro, «è la società appaltatrice dei servizi di portierato e antincendio all’Outlet MacArthurGlenn di Noventa. Ed è proprio l’outlet a mantenere un importante potere di controllo sugli stessi dipendenti, dando ordini e affidando mansioni, il tutto per 5,30 euro di stipendio lordo all’ora. Alcuni lavoratori», ricostruisce il legale, «sono entrati in contrasto con i responsabili della Sia per questioni di turni e da ciò la vendetta è stata quella di allontanarli da Noventa, precisamente nei centri commerciali di Gorizia e Trieste nei quali la società lavora e ha in gestione i medesimi servizi».
«Ritengono tutti di essere di fronte a trasferimento illegittimo», conclude l’avvocato Lorenzon, «e pertanto intendiamo agire sia contro la datrice di lavoro formale, ovvero la Sia Group, sia contro quella sostanziale, quindi la MacArthurGlenn».
La dirigenza dell’outlet per il momento non esprime commenti in merito alla delicata vicenda: «Non abbiamo ancora ricevuto alcuna denuncia o segnalazione in merito, ma quando dovesse accadere i nostri legali esamineranno la documentazione per tutelarci a nostra volta».
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia