Turisti, è l’invasione. Venezia è andata in tilt

VENEZIA. Primo giorno di invasione pasquale. Secondo giorno di sperimentazione dei vaporetti più frequenti. E il sindaco Luigi Brugnaro si traveste da sceriffo e va in barca a controllare. Ieri di buon’ora Brugnaro ha chiamato il comandante dei vigili Marco Agostini e l’amministratore di Actv Giovanni Seno. E si è fatto accompagnare in barca in Bacino San Marco, e in Canal Grande. «La Pasqua sarà il test per la prossima stagione estiva», ha detto ai suoi dirigenti, «martedì faremo il punto di quello che è successo, di tutte le cose che non vanno. E poi eventualmente assumeremo i correttivi».
I turisti. Si stanno sperimentando i sistemi conta persone. Un numero preciso non c’è, ma i turisti arrivati ieri in città per il primo giorno del ponte di Pasqua erano davvero tanti. Strada Nuova intasata. Lunghe code in stazione per montare sui vaporetti. «Colpa dei treni che arrivano a volte due-tre insieme», dicono in Comune, scaricano migliaia di persone in un minuto. I dati di Trenitalia sono incontrollabili, e nel week-end ci sono anche le offerte speciali».
I vaporetti. Secondo giorno di sperimentazione della nuova linea 1/. Vaporetti dell’accelerato ogni 6 minuti nella tratta piazzale Roma-Rialto. Com’è andata? Idea buona, il commento. Forse occorre però qualche aggiustamento. Maggiore informazione, qualcuno che indichi ai turisti i punti di partenza, coordinamento degli orari per evitare vaporetti in coda. Forse una unificazione dei pontili di linea 1 e 2 per poter davvero beneficiare dell’aumento della frequenza delle corse. Problemi anche perché una corsa sì e una no il vaporetto ferma a Rialto. Chi deve proseguire scende e cambia, oppure non sale, provocando intasamenti. Alla Ferrovia ad esempio, il problema è che gli accessi differenziati non ci sono. E la massa degli arrivi non viene indirizzata su percorsi alternativi per raggiungere San Marco. Tutti vanno via Canal Grande,
Il traffico. Qualche momento di tensione per l’ammassarsi in certe fasce orarie di troppi mezzi nei punti cruciali, Stazione ferroviaria e Rialto. «Non si può aggiungere sempre traffico», protesta un motoscafista in servizio taxi a Rialto, «noi siamo in sette di turno, abbiamo solo due cavane. Qui approdano le barche del trasporto merci a tutte le ore, Alilaguna e 30 vaporetti in un’ora, uno ogni 2 minuti». Una richiesta riguarda anche la riduzione delle carovane turistiche, dei motoscafi noleggiati. «Siamo disponibili», dice il tassista, «ma hanno dato troppe licenze. E questa gente vuole lavorare. Aprano almeno a tutti la darsena dell’aeroporto».
Le gondole. Con i turisti arriva lavoro anche per le gondole, ieri numerose in Canal Grande dopo settimane di maltempo. «I nuovi vaporetti? Per noi va bene. Ma chiediamo un rispetto delle regole più severo», dice il presidente dei gondolieri Aldo Reato. Riferimento ai limiti di velocità spesso non rispettati, al passaggio di mezzi di ogni tipo nelle ore centrali della mattinata. L’unico divieto in vigore approvato dal Comune riguarda i «diportisti», che rappresentano meno del 4% del traffico totale. E i noleggi fino a mezzogiorno.
I flussi. «La Pasqua sarà il banco di prova per l’estate», ha ribadito ieri il sindaco. Ieri flussi incontrollati e decine di migliaia di persone in direzione piazzale Roma San Marco. Tanti i giornalieri, anche se dopo giorni di proteste gli alberghi risultano esauriti. Così come le decine di migliaia di stanze degli affittacamere, bed and breakfast, appartamenti privati in locazione turistica.
Take away. Una pressione in continuo aumento che incoraggia l’apertura di sempre nuovi bar e ristoranti, pizze al taglio e caffé. Altri due, ma ormai non fa più notizia, stanno per aprire n Strada Nuova. Al posto di un ex panificio e di un negozio di camicie. Altri ancora hanno aperto nella direttrice del turismo mordi e fuggi, da Strada Nuova a San Marco.
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