Turista colto da malore mentre passeggia muore sul bagnasciuga
BIBIONE
Cade dal bagnasciuga per un malore e muore annegato in pochissimi centimetri d’acqua. Sorte orribile, ieri poco prima delle 14, per Arkadiusz Koziol, 56enne residente in Polonia, arrivato all’alba a Bibione, con alcuni colleghi di lavoro, per una vacanza della durata di appena due giorni. Sarebbe dovuto ripartire questa sera per rientrare in Polonia in nottata. La disgrazia si è consumata nella località di Bibione Pineda, sulla spiaggia che si trova di fronte al Laguna Park.
Poco dopo pranzo Koziol si è avviato per una passeggiata in riva al mare, lontano dai colleghi. Voleva restarsene un po’ da solo. Mentre stava camminando è stato colto da malore. L’uomo è finito a peso morto, e ha cominciato a inalare acqua. Tutto si è svolto in pochi secondi. Ad accorgersi della scena sono stati altri bagnanti che hanno richiamato l’attenzione dei bagnini del consorzio Bibione Spiaggia. Arkadiusz Koziol era andato in arresto cardiaco. È stato adagiato sulla battigia, in una posizione idonea per essere sottoposto alle manovre rianimatorie.
Sono accorsi anche gli operatori sanitari del Pronto soccorso mentre attorno al malcapitato venivano adagiati degli ombrelloni per ripararlo dai raggi del sole e dallo sguardo dei curiosi. Molti di loro però, da debita distanza, hanno trattenuto il fiato, confidando in un’evoluzione positiva dei tentativi di salvataggio. Invece non c’è stato nulla da fare. Dopo almeno un’ora di tentativi il turista è stato dichiarato deceduto. I carabinieri della stazione di Bibione hanno identificato l’uomo con l’aiuto dei suoi colleghi e compagni di viaggio. A questi è spettato l’ingrato compito di avvertire della disgrazia i familiari in Polonia. Nel frattempo si sono mosse anche le autorità consolari, ma la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il Pm di turno della Procura di Pordenone, Andrea Del Missier, non ha concesso il nulla osta e, anzi, ha dato incarico a un medico legale di eseguire un’ispezione sulla salma, nel frattempo trasportata all’obitorio dalla ditta Perissinotto. —
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