Turismo, stop ai “take away” progetto flussi entro il 30 aprile

La giunta approva la regolamentazione delle attività alimentari sulla pubblica via. Altri provvedimenti in arrivo per i cambi d’uso, il controllo nei giorni clou, le sanzioni a chi non rispetta le regole
Di Alberto Vitucci

Stop ai “take away”. E alle attività artigianali per la produzione di alimenti destinati al consumo sulla pubblica via. La giunta approva il primo step del pacchetto sul turismo. Provvedimento sollecitato dal Consiglio comunale, pochi giorni fa, con una mozione sottoscritta solo dalla maggioranza. Primo atto, perché a Ca’ Farsetti annunciano che entro il 30 giugno, data ultima stabilita dall’Unesco per presentare «proposte operative», il Comune dovrà dimostrare che la politica di contenimento dei flussi turistici non è solo una politica di annunci. Decentramento degli arrivi e «numero chiuso» a San Marco nei giorni di massimo afflusso. Tra due settimane c’è la Pasqua, prima vera prova dell’assalto 2017.

E il sindaco Brugnaro sembra intenzionato a presentare il suo “pacchetto” dopo aver testato alcuni dati per il primo vero ponte della stagione estiva. Proposte che riguarderanno la gestione dei flussi turistici nei prossimi anni. E che si dovranno accompagnare con una stretta alle sanzioni per chi non rispetta le regole – sui plateatici, sui pubblici esercizi, sul commercio, sul traffico acqueo – e con il nuovo progetto per le alternative alle grandi navi a San Marco.

Ieri mattina la prima delibera. L’hanno scritta gli uffici del Commercio con l’assessore Francesca Da Villa. Si vieta «l’apertura di nuove attività di vendita e produzione di prodotti alimentari, ad esclusione delle gelaterie artigianali, le cui modalità di preparazione e vendita siano finalizzate al consumo sulla pubblica via nella città antica e isole, ad eccezione di Lido e Pellestrina».

Nel mirino le pizze al taglio, i kebab e i fast-food, le rivendite di patatine e cartocci proliferate negli ultimi mesi. Non solo una trasformazione urbanistica, ma anche «una questione di decoro e di rispetto delle tradizioni della città», si legge nelle motivazioni del provvedimento. Si parte naturalmente dalle prossime aperture, salvando tutte quelle attuali e che abbiano già le autorizzazioni. «Primo passo di un percorso condiviso, anche con le categorie», dice Da Villa.

Il prossimo sarà l’approvazione della delibera, proposta dalla presidente di commissione Giorgia Pea, che riguarda le affittanze turistiche. In questo caso se ne parlerà prima in commissione, per cercare il consenso anche delle opposizioni.

La delibera prevede che la Regione possa modificare la legge sul turismo nella parte che dà praticamente il via libera ai cambi d’uso automatici. Per mettere un limite alle affittanze di appartamenti ai turisti. Un settore in cui l’amministrazione è stata per troppi anni un po’ distratta. Con la conseguenza che molti palazzetti sono diventati alberghi o pensioni, molte case affittacamerte, bed and breakfast e appartamenti sottratti ai residenti e affittati ai turisti.

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