Turismo, lavoro e trasporto pubblico: ecco la lista delle priorità per i veneziani
VENEZIA. Rilancio del turismo, lavoro e rilancio economico. Se si chiede ai cittadini quali sono le priorità di Venezia in questa competizione elettorale per il nuovo sindaco della città sono questi i temi più caldi che interessano i circa 206 mila elettori chiamati alle urne il 20 e 21 settembre. Le indicazioni escono dal sondaggio della Winpoll per Scenari politici, realizzato tra il 31 agosto e il 2 settembre. Poco più di mille interviste a veneziani e veneziane che oltre ad indicare le loro intenzioni di voto.
Il rilancio del turismo interessa il 35 per cento di intervistati; i problemi del lavoro, acuiti dalla situazione di emergenza sanitaria causata dal Covid-19 coinvolgono il 29 per cento degli intervistati. Un altro 15 per cento è interessato alle proposte di rilancio economico.
Insomma è il futuro, il lavoro, che spesso in una città d’arte come Venezia oggi è indissolubilmente legato all’economia primaria della città, ovvero quella turistica, a preoccupare gli elettori e a rappresentare una priorità di valutazione delle proposte di candidati e partiti. Un buon 14% vuole capire cosa cambierà e come verrà gestito il trasporto pubblico in tempi di Covid. Tema che infiamma il dibattito anche in vista della prossima riapertura delle scuole dal 14 settembre.
Uno dei temi cardine della campagna elettorale del centrodestra, come la sicurezza dei cittadini, sono la priorità per un altro 14 per cento di cittadini. Un punto in meno, 13 per cento l’interesse per i servizi sociali.
Seguono gli altri temi di dibattito tipici della città di acqua e di terra: il 12 per cento ritiene una priorità il tema dell’acqua alta; l’11 per cento ritiene prioritario decidere sulle grandi navi, che in terraferma trova come corrispettivo la percentuale di quanti ritengono prioritarie delle strade con una viabilità in buono stato.
Un altro 10 per cento vede come priorità la pulizia di calli e strade. I temi culturali sono priorità per un 8 per cento mentre tasse e imposizioni fiscali infiammano un 7 per cento di intervistati. Solo il 5% ritiene una priorità agire sull’inquinamento ambientale; stessa percentuale per chi chiede nuovi alberi e aree verdi pulite o chi chiede di potenziare l’illuminazione pubblica.
Le piste ciclabili sono prioritarie solo per un 4% di intervistati mentre la burocrazia allarma un 3 per cento di persone. Eliminare il Mose, come specifica la domanda del sondaggio, fa parte del cosidetto “Altro”, tipico dei sondaggi e riguarda solo l’1 per cento degli intervistati.
L’85 per cento delle risposte arriva da donne e continua ad emergere anche il fenomeno dei rifiuti ad esprimersi: su quasi 5 mila chiamate, i rifiuti sono quasi 4 mila. Un buon 19 per cento di possibili elettori non ha ancora scelto. Un altro 18 per cento una decisione l’ha già presa: non andrà a votare. E anche questo è un dato da non sottovalutare in una città dove l’affluenza alle urne avrà un peso importante sul risultato elettorale. «La sfida – commenta Benini di Winpoll – si giocherà in queste ultime due settimane e dipenderà molto dall’affluenza e dalla capacità dei due sfidanti principali di presentare proposte credibili in grado di rilanciare turismo ed economia, temi prioritari per i veneziani». —
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