Turismo, investimenti giù Stangata Tasi sugli hotel

Il convegno della fondazione Nord Est: «La crisi ha bruciato un terzo dei fondi» Comuni della costa costretti a tagliare la promozione. Alberghi: tasse a +24%
Di Giovanni Monforte

BIBIONE. Il taglio dei trasferimenti dallo Stato? Nei Comuni balneari si è tradotto in maggiore tassazione e pochi investimenti per il turismo. «La crisi ha bruciato un terzo degli investimenti dei Comuni, deprimendo le risorse destinate al turismo. Ma la tassazione locale continua ad aumentare», denuncia la Fondazione Think Tank Nord Est, che lancia l’allarme in vista dell’introduzione della Tasi: il carico fiscale sugli alberghi potrebbe crescere di un ulteriore 24%. La questione è stata affrontata a Bibione, durante un convegno che ha analizzato il tema del turismo al centro dello sviluppo del Nordest.

La Fondazione, nata dall'iniziativa di alcuni imprenditori, ha presentato uno studio, dal titolo. «Il ruolo degli enti locali per la competitività dell’Alto Adriatico», che ha preso in esame i bilanci consuntivi dal 2010 in poi di 9 Comuni balneari: San Michele, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino, ma anche Chioggia, Rosolina, Lignano e Grado. Dall’analisi emerge un calo del 16% dei trasferimenti dallo Stato, che si è tradotto in più tasse locali e meno risorse per il turismo. «Nel 2011 cinque Comuni su nove non applicavano l’addizionale comunale Irpef e solo un Comune aveva deliberato l’aliquota massima (0,8%). Nel 2013», rivela lo studio, «il numero dei Comuni senza addizionale è sceso a tre, mentre il prelievo massimo si raggiunge in quattro Comuni. D’altro canto, nei 9 Comuni le spese per investimenti, tra il 2010 e il 2012, sono diminuite di oltre il 30%». Secondo l’attuale classificazione dei bilanci, le risorse destinate al turismo sono assai modeste, arrivando a un massimo del 4,7%, anche se è vero che interventi indiretti a favore del comparto sono anche quelli su ambiente e infrastrutture. Il quadro, comunque, resta fosco e lo diventa ancora di più, se si considera la tassa di soggiorno, applicata nel 2013 da sette Comuni su nove.

«Il 2014 prevede l’introduzione della Tasi, che rischia di rivelarsi particolarmente gravosa per gli immobili a destinazione produttiva e commerciale e, in particolare, per gli alberghi», aggiunge la ricerca, «questi ultimi, che hanno già sopportato un aumento medio della tassazione del 73% tra l’Ici 2011 e l’Imu 2013, rischiano di veder crescere il carico fiscale medio nel 2014 di un ulteriore 24%». «La Fondazione Think Tank Nord Est intende monitorare attentamente i soggetti che si occupano delle politiche turistiche e le loro azioni, anche avanzando proposte per mettere realmente il turismo al centro dello sviluppo», ha commentato Paola Piovesana, vicepresidente della Fondazione, «l’incontro di Bibione è stata l’occasione per cominciare un confronto costruttivo con le amministrazioni locali».

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