Turismo ecologico nel bosco e al laghetto degli aironi

Un progetto di Comune, Veritas e Università Ca’ Foscari per valorizzare l’area Belvedere: una “mappa” di flora e fauna, un video e un’App per i visitatori 
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - MEOLO - BOSCO BELVEDERE - LA CASA DEL BOSCO "BELVEDERE" CHE VERRA' RESTAURATA
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - MEOLO - BOSCO BELVEDERE - LA CASA DEL BOSCO "BELVEDERE" CHE VERRA' RESTAURATA

MEOLO. Sette realtà insieme per avviare un innovativo progetto di valorizzazione ambientale del territorio. È stato sottoscritto l’accordo di programma per la promozione del patrimonio naturalistico e del turismo ambientale nell’area del Bosco Belvedere e dei laghetti di Marteggia.

L’intesa, firmata ieri in municipio a Meolo, coinvolge Comune, Piave Servizi, Veritas, Cattolica Agricola, Associazione naturalistica sandonatese e cooperativa Il Bozzolo Verde. L’area interessata è quella del Bosco Belvedere, un querceto di 18 ettari realizzato negli anni ’90 in cui si trovano circa 34 mila piante, tra essenze arboree e arbustive. Vicino al bosco sorgono i laghetti di Marteggia, sito naturalistico celebre per la presenza degli aironi. Ai margini dell’area interessata si trova l’ecocentro di Veritas. Mentre in mezzo al bosco c’è il depuratore gestito da Piave Servizi, uno dei fulcri attorno a cui ruota il progetto.

«Stiamo sancendo una rivoluzione copernicana nella concezione dei depuratori», ha detto il presidente Alessandro Bonet, «questo progetto è la dimostrazione che anche un’opera, che potrebbe sembrare un punto grigio del territorio, può risultare invece compatibile con la tutela e la valorizzazione del territorio».

Il progetto avrà una durata di poco più di tre anni e si articola in tre fasi. La prima, che scatterà tra qualche settimana, durerà 18 mesi. L’attività principale riguarderà il monitoraggio della biodiversità di flora e fauna del bosco. Se ne occuperanno alcuni esperti dell’Università Ca’ Foscari, con il supporto dei naturalisti sandonatesi. Verranno mappate le varie specie animali presenti nelle diverse stagioni.

Sono previste visite guidate nel bosco e giornate di divulgazione scientifica. Sarà realizzato un video sul progetto e verrà sviluppata un’App per smartphone perché i visitatori possano riconoscere flora e fauna del bosco.


Nella seconda fase si svilupperanno anche dei progetti per migliorare la fruizione dell’area. È previsto il recupero della “Casa del bosco”, che diventerà un centro visite e per attività laboratoriali e didattiche. S’interverrà per rendere fruibile l’area dei laghetti, con la realizzazione di un sentiero esterno e di un capanno per l’osservazione della fauna presente nella zona umida. Infine, la terza fase riguarderà la promozione del turismo ambientale.

«È un progetto importante che riguarda un’area di pregio del nostro territorio che vogliamo valorizzare e far conoscere», ha commentato la sindaca Loretta Aliprandi, «un elemento di grande soddisfazione è il lavoro in rete che è stato fatto. Abbiamo cominciato già un anno fa a discutere di questo progetto, che mette insieme vari aspetti: dal bosco, al depuratore come ciclo delle acque, fino all’ecocentro e i laghetti». —


 

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