Turbativa d’asta, imprenditore patteggia
FIESSO. Turbativa d’asta per gli appalti al Centro Nazionale delle Ricerche di Padova, l’imprenditore patteggia e il dirigente dell’ente è stato rinviato a giudizio. Ieri si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Arcaro.
L’imprenditore Emanuele Sala, 49 anni, di Fiesso, difeso dai legali Stefano Marrone e Loris Tosi ha concordato con il pubblico ministero Sergio Dini una pena di 8 mesi e 20 giorni e quindi è uscito dal processo. Contro di lui “pesavano” anche intercettazioni difficili da contestare. Mentre Cesare Pagura, 62 anni, di Padova, difeso dall'avvocato Rodolfo Bettiol è stato rinviato a giudizio. Ha preferito provare a difendersi davanti al giudice.
La gara oggetto del procedimento penale era stata indetta dal Cnr ed era relativa alla manutenzionw impianti elettrici della sede di Padova. Valore dell'appalto circa 130 mila euro. Pagura viene chiamato in causa in qualità di responsabile del procedimento di gara e Sala quale titolare della Novello srl che si è aggiudicata l’appalto.
«Quella gara sarà mia, è deciso... Non devi partecipare. Ma se vuoi, puoi metterti d'accordo con me». Messaggio chiaro. Solo che un imprenditore udinese ha denunciato il fatto alla procura. Ma ha partecipato ugualmente alla gara, presentando, fra l'altro, l'offerta più vantaggiosa, almeno a suo dire. Appalto perso. E, chissà perché, aggiudicato proprio all'imprenditore padovano che già era sicuro di aver la vittoria in tasca con una lettera del 6 giugno 2013 scorso firmata dal responsabile appalti Cnr. Come poteva sapere il nominativo delle ditte partecipanti alla gara l’imprenditore padovano indagato che aveva contattato il concorrente udinese? Il friulano era stato invitato, come decine di altri colleghi, a partecipare alla gara “per l'affidamento dei lavori di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria di cabine, quadri, lampade e corpi illuminanti” si legge nel bando pubblicato sul sito del Cnr di Padova, “con reperibilità notturna e festiva in caso d'urgenza per impianti elettrici destinati all'Area della Ricerca di Padova”. Pochi giorni prima della scadenza l'imprenditore padovano contatta al telefono il collega di Udine e chiede un incontro. Comunica all'interlocutore che sarà invitato a partecipare a una gara d'appalto indetta dal Cnr padovano e gli intima di non partecipare. Oppure, in caso contrario, di mettersi d'accordo con lui, destinato a vincere l'appalto.
Carlo Bellotto
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia