Tummino: «Trasparenza e difesa del nostro ospedale»

PORTOGRUARO. Lorenzo Tummino, 40 anni, dipendente metalmeccanico con la passione per l'informatica, si candida a sindaco di Portogruaro con il sostegno della lista civica “Alternativa Libera”,...

PORTOGRUARO. Lorenzo Tummino, 40 anni, dipendente metalmeccanico con la passione per l'informatica, si candida a sindaco di Portogruaro con il sostegno della lista civica “Alternativa Libera”, costituita dopo la fuoriuscita di alcuni esponenti politici dal Movimento 5 Stelle.

Che cosa l'ha spinta a candidarsi sindaco?

«Sono stato scelto con grande orgoglio dal mio gruppo dopo una consultazione cui hanno preso parte anche parlamentari locali. Nella politica portogruarese non abbiamo trovato alcune prerogative per noi fondamentali come trasparenza, determinazione e preparazione. Da qui la necessità di presentarci agli elettori».

Con l'istituzione della Città Metropolitana quale dovrà essere il ruolo di Portogruaro?

«Di primaria importanza. La nostra città dovrà essere la punta di diamante del comprensorio, il vero punto di riferimento e rappresentanza degli 11 Comuni del mandamento. Dovremo fare massa critica».

Come pensa di rilanciare l'economia locale e il problema del lavoro sul territorio?

«Innanzitutto modificando il bilancio e investendo subito in un piano quinquennale la cifra di 180 mila euro in promozione e offerta turistica. Non ci sono altre alternative: il turismo ha un ruolo fondamentale per la nostra economia. Ci sono spiagge a noi vicine che creano un indotto economico che deve drenare risorse per il nostro territorio».

È d'accordo con l'eventuale unione e fusione dei comuni limitrofi?

«Assolutamente si. E' un passo che considero necessario: dal primo giorno mi attiverò subito per lavorare in questa direzione con i comuni a noi vicini. Se non ci muoviamo in maniera univoca avremo poco peso, soprattutto economico, nel futuro assetto della Città Metropolitana».

Capitolo ospedale unico. Quel sarà il futuro dell'ospedale di Portogruaro? Come evitare le fughe verso il vicino Friuli?

«Creando eccellenza. Abbiamo un piano sanitario-economico che provvederà ad aumentare l'offerta nei confronti delle realtà limitrofe. Dobbiamo ottimizzate al 100% la nostra struttura utilizzando una parte dell'ex Silos (ora mezza vuota) facendo dei corsi Oss e dandola in concessione ai privati. Con questo otterremo posti di lavoro, creazione di personale specializzato a costi bassi ed accessibili ma soprattutto una struttura ottimizzata. L'ospedale unico, infine, deve essere costruito a Portogruaro data la centralità del territorio e il suo baricentro turistico. Questa per noi è una priorità».

Alessio Conforti

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia