«Tu mi hai scelta e io ti ho dato la luce. Ti amo»
CASELLE. «Tu mi hai scelta contro ogni teoria medica e contro ogni previsione io ti ho fatta nascere, perché la tua fiducia mi ha fatto credere che io fossi una persona speciale. Ti amo piccola, tornerò presto e ricominceremo a crescere insieme».
Sono le parole toccanti di Elena Furlan, la mamma di 36 anni di Caselle, scritte alla piccola figlia di pochi mesi da un letto d’ospedale, prima di morire. La lettera è stata letta durante i funerali della giovane mamma-coraggio, che già malata ha scelto di rinunciare alla propria vita per darla alla piccola Maria Vittoria, che oggi ha 11 mesi. Poche righe scritte il 2 giugno scorso in ospedale a Udine, dove Elena stava combattendo una delle tante battaglie del suo calvario.
A leggerla in chiesa è il fratello Alessandro, che come tutti trattiene a stento le lacrime: «Piccola mia», scriveva Elena, «ho deciso di scriverti una lettera, poi chissà, forse te la leggerà la nonna o magari un giorno la leggeremo insieme. Quante cose vorrei dirti, anche se tante te le ho già dette dal primo giorno che ho saputo che mi avevi scelta ed eri dentro di me. Ero così orgogliosa: contro ogni legge medica tu comunque avevi scelto me e ho pensato: “Allora sono una persona speciale se vuole me”. Io e te, unite, abbiamo lottato come leonesse e abbiamo vinto. Tu hai vinto su tutto».
Poco prima, durante l’omelia, l’ex parroco di Caselle don Lucio Monetti, tornato in paese per celebrare le esequie, aveva paragonato Elena all’evangelico chicco di grano, che dopo essere stato seminato, muore per dare frutto: «Non c’è amore più grande del dare la vita, Elena ha fatto lo stesso percorso di Gesù», ha detto don Lucio, «al suo esempio ci inchiniamo, è stata una donna meravigliosa, una tosta. Non ha tentennato quando le hanno prospettato altre soluzioni: di fronte alla scelta, in piena libertà, ha donato la vita per la vita».
A commuovere è stata però quella lettera, che la piccola Maria Vittoria un giorno, cercando il conforto della mamma che non c’è più, potrà leggere e rileggere mille volte: «Amore mio, da quando ci sei tu è come se avessi iniziato a vivere per la prima volta», scrive Elena, «certe emozioni non le avevo mai provate e a volte penso: che triste sarebbe stato se tu non fossi mai arrivata, perché non avrei mai capito cos’è vivere veramente, amare qualcuno sopra ogni cosa. Ti amo figlia mia, amo il tuo sorriso, amo cantarti canzoncine buffe senza vergognarmi, amo farti i balletti perché so che ti diverti. Amo baciarti, ti bacerei sempre, amo ogni tuo piccolo progresso e conquista. Tornerò presto piccola, ricominceremo e cresceremo insieme. Ti amo infinitamente.
La mamma che hai scelto».
Filippo De Gaspari
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