Truffe on line su “Subito.It” denunciati due pregiudicati

. Un giro di truffe on line smascherato dai carabinieri di Sacile (Pordenone) fa finire nei guai un 41enne di Mira e un 52 enne di Pianiga entrambi pregiudicati. Sono state denunciate così alla Procura della Repubblica di Pordenone complessivamente 9 persone che devono rispondere del reato di truffa aggravata in concorso.
L’indagine ha messo in evidenza come occorra fare la massima attenzione in tema di shopping on line, una pratica sempre più diffusa in questi ultimi anni soprattutto in questo periodo a ridosso delle festività natalizie. Le truffe sono avvenute tutte grazie a delle inserzioni sul sito di annunci subito. it. Nello specifico, due pregiudicati della Riviera – G. M. di Mira e B.F. di Pianiga – insieme a H.J., 25 enne di Treviso, e C.T. 53enne di Venezia – hanno cercato di “vendere” un veicolo storico. Nei mesi scorsi un 33enne di Sacile, dopo aver visionato la vetrina di annunci online del sito “Subito. it” si è interessato all’acquisto di un veicolo “storico” e cioè una Fiat Uno Turbo al prezzo (sottocosto) di 1.500 euro accreditando il denaro in quattro tranche in favore dell’intestataria di una carta poste pay evolution, senza mai ricevere il bene acquistato.
La trattativa per l’acquisto, hanno verificato il carabinieri era stata instaurata tramite messaggistica istantanea whatsapp con utenze cellulari risultate riconducibili a tre complici. Nuove truffe che hanno portato alla denuncia di altre sei persone hanno riguardato l’acquisto di una piscina provvisoria, la prenotazione di una casa-vacanza, cerchi in lega per una Range Rover e per una Renault Clio. Tutti beni che sebbene fossero stati pagati in anticipo non sono mai stati consegnati con i venditori si erano volatilizzati. L’attività di indagine dei carabinieri è arrivata a denunciare i truffatori grazie all’acquisizione di dati dalle compagnie telefoniche, verifiche su piattaforme on line (con individuazione di Ip, iban, individuazioni fotografiche, comparazioni di firme autografe ecc…).
L’attività ha permesso di accertare, sottolineano i militari dell’Arma, che purtroppo, a fronte di offerte convenienti, on line si nascondono “venditori” poco corretti. L’aggravante di queste truffe, per le quali la magistratura potrebbe far scattare il carcere, è la distanza tra il luogo di commissione del reato, cioè dove si trova il truffatore e ed il luogo dove si trova l’acquirente del prodotto on line, che ha pagato anticipatamente. Arrivano così dei consigli importanti per non cadere nelle trappole.
«Prima di qualsiasi trattativa di acquisto o vendita di un determinato prodotto», spiegano le forze dell’ordine, «è importante verificare per quanto possibile i dati del venditore, l’effettivo valore del bene e scegliere l’adeguata modalità di pagamento. È preferibile il pagamento in contrassegno che, a fronte di costi aggiuntivi, avviene solo dopo l’effettiva consegna dell’ordine da parte del corriere. È meglio diffidare di prezzi vantaggiosi e di venditori che pur di risultare affidabili, si spacciano per appartenenti alle forze di polizia inviando foto alle ignare vittime di personale in divisa o di caserme». —
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