Truffati da Nardin testimoni in lacrime
JESOLO. C’è chi, davanti alla giudice Claudia Gualtieri, è scoppiato in lacrime ricordando le conseguenze pagate in prima persona dopo essere finito nell’elenco delle vittime del ragioniere Nicola...
JESOLO. C’è chi, davanti alla giudice Claudia Gualtieri, è scoppiato in lacrime ricordando le conseguenze pagate in prima persona dopo essere finito nell’elenco delle vittime del ragioniere Nicola Nardin, a processo assieme alla moglie Luisella Bozzato con l’accusa di non aver versato al Fisco due milioni e rotti di contributi e Iva. Soldi che i clienti dello studio di Nardin gli avevano consegnato, e che la coppia avrebbe usato per fare la bella vita. Con il risultato che chi - soprattutto commercianti e professionisti - aveva fatto affidamento su Nardin, è andato in crisi e le aziende sono finite sul lastrico. Ieri in aula sono sfilati 18 testimoni in un’udienza carica di tensione. Tra loro, sentito come parte civile, anche Roberto Tegon, commerciante di Jesolo arrestato nel 2013 con l’accusa di usura proprio nei confronti di Nardin, per la quale ha patteggiato una pena di due anni di reclusione. Assistito dal suo legale, l’avvocato Renato Alberini, Tegon ha ribadito di essere stato anch’egli vittima del ragioniere Nardin a cui aveva consegnato oltre 300mila euro. Soldi, questi, che oggi, in virtù di more e interessi, sono diventati 440mila, che Tegon sta restituendo a rate al Fisco. Il commerciante ha raccontato che, oltre al rapporto professionale, con Nardin c’era un’amicizia che risaliva al 1993 e che si era quindi fidato.
Ieri era previsto anche l’esame degli imputati ma né Nicola Nardin, né Luisella Bozzato si sono presentati all’udienza, con il risultato che la giudice Gualtieri ha preso atto dell’assenza. Il procedimento con 53 parti offese a carico del ragioniere è giunto alle battute finali. Il 17 luglio parleranno in aula i consulenti della difesa, il 19 settembre sarà il turno della requisitoria del pubblico ministero Roberto Terzo e delle arringhe degli avvocati delle parti civili tra cui Victor Rampazzo, Dario Chiarenza, Alessio Bacchin. La difesa prenderà la parola il 9 ottobre, poi la sentenza.
(ru.b.)
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