Truffa dell’asfalto scontato l’allarme dei costruttori
Due anni fa avevano combinato i loro danni, truffando più di qualche impresa e ora sembrano essere tornati. Le prime segnalazioni sono arrivate nei giorni scorsi da parte di aziende di San Donà e Portogruaro. A lanciare l’allarme è l’Ance - l’associazione dei costruttori edili.
«Si aggira in provincia di Venezia una banda di truffatori, vestiti in maniera distinta, con un accento inglese, pare che siano di provenienza irlandese, che propongono di eseguire lavori di asfaltatura (piazzali, accessi e stradine a ditte o privati cittadini) a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato», spiega l’Ance, «in virtù del fatto che affermano di avere del bitume avanzato da precedenti interventi. Salvo, dopo la posa del conglomerato, chiedere un compenso di gran lunga superiore a quello pattuito e in caso di contestazione della pessima qualità del lavoro, esercitare pressioni sul committente con minacce».
È con ogni probabilità un gruppo di truffatori che sta girando l’Italia e la cui presenza è stata segnalata nei mesi scorsi in diverse città del Nord Italia.
A Bergamo lo scorso marzo - per citare una delle città dove sono riusciti a fare affari - i carabinieri hanno raccolto cinque denunce presentate da altrettante aziende truffate per una cifra di 80 mila euro. In un caso, in una ditta di Leffe, il titolare di un’azienda che era a conoscenza della truffa, dopo averli assecondati aveva chiamato i carabineri, che erano arrivati e ne avevano identificati ben nove, mentre si stavano per mettere al lavoro. I nove della banda si erano rimediati una denuncia una piede libero per truffa aggravata in concorso. Di più, in casi come questi, le forze dell’ordine non possono fare.
Per questo, come spiega il direttore di Ance Venezia, Antonio Vespignani, «prevenire che accadano episodi di questo tipo è fondamentale. Molti imprenditori sono informati e sanno come difendersi, ma molti cittadini privati che possono essere attratti dall’idea di sistemare una stradina con pochi soldi sappiano che non devono accettare. Chi è avvicinato da queste persone deve avvisare le forze dell’ordine».
Secondo Ance inoltre «il problema non va sottovalutato sia nei termini fiscali (false fatturazioni, operazioni effettuate in nero) che sociali (nessun operaio in regola). Inoltre la dubbia provenienza dell'asfalto non mette al riparo dall'eventuale tossicità del bitume». (f.fur.)
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