Truffa del leasing rischio prescrizione
Macchinari inesistenti o già venduti, finanziati da società di leasing. Per finire, la falsa denuncia di furto. Una maxi-truffa da oltre un milione di euro ha portato otto persone a processo. Ma ora rischia di arrivare il colpo di spugna della prescrizione: l’ennesimo rinvio, ieri, sembra aver sancito il colpo di grazia sul processo. La truffa è stata scoperta a Venezia ma è arrivata in tribunale a Treviso con una “costola” d’indagine: in otto sono finiti a processo con accuse a vario titolo riconducibili alla truffa. Un’azione giudiziaria che ora si gioca sul filo delle scadenze: le ultime denunce per furto fittizie risalirebbero a giugno 2007, quindi al momento della citazione a giudizio (febbraio di quest’anno) i sei anni della prescrizione non erano ancora scattati. Questi gli otto imputati: Sergio Alfier, 39 anni, di San Donà; Aldo Antolini, 49 anni, di Verona; Massimo Sartore, 40 anni, di Montebelluna; Sergio Baldan, di Fiesso d'Artico, 56 anni; Matteo Buriollo, 34 anni, di San Donà; Marco Cieri, di Pescara, 28 anni; Federica Colosso, 34 anni, di San Donà; Valentina Rigo, 34 anni, di Martellago. A vario titolo sono accusati di aver presentato documentazioni fasulle a diverse società di leasing (come la Fortis Lease di Treviso) per ottenere finanziamenti su macchinari industriali, da escavatori a frantoi. Ottenuto il finanziamento, dopo il pagamento di alcune rate scattava la denuncia di furto del macchinario, che in molti casi era del tutto inesistente. Vittime della truffa sono le stesse società di leasing e le compagnie assicurative che coprivano il danno del furto.
La Guardia di finanza aveva sgominato un’organizzazione criminale che dal 2003 aveva truffava almeno 23 società di leasing, con un danno per 35 milioni. Alcuni hanno già patteggiato: Matteo Buriollo quattro anni e quattro mesi, Federica Colosso due anni.
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