Truffa aggravata, Miozzi patteggia 18 mesi

Ridimensionate le accuse all’ex presidente del Movimento consumatori: nel mirino 125 mila euro
CAIAFFA MESTRE: CONFERENZA CON BORTOLUSSI CGIA MESTRE MIOZZI MOVIMENTO CONS. BIAGIO RAPONE DIRETT GENERALE CARIVE ANTONELLO FRACICA DIRETT NUOVA VE E MICHIELAN LORENZO COMMERCIANTE - ..MIOZZI MOVIMENTO CONSUMATORI..28/10/2008 LIGHTIMAGE
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MESTRE. Truffa aggravata: l’ex presidente nazionale del Movimento Consumatori, Lorenzo Miozzi, ha patteggiato un anno e sei mesi con la sospensione della pena. Questo l’accordo sancito ieri davanti alla gip Roberta Marchiori con l’avvallo del pm Stefano Buccini e del difensore Renato Alberini. Inizialmente la Procura contestava a Miozzi di essersi appropriato, tra il 2010 e il 2012, di fondi pubblici della Regione e della Camera di Commercio di Venezia per un totale di 350mila euro e per altri 47mila avrebbe tentato di farlo: soldi, questi, ottenuti per progetti associativi che però, secondo il pm, non sarebbero stati legittimamente spesi a fronte di fatture intestate a società riconducibili allo stesso Miozzi o a fornitori estranei ai lavori.


Ma nel corso delle indagini l’importo dei fondi contestati è stato ridimensionato a 125mila euro. «Pur avendo deciso di patteggiare, Miozzi ha rivendicato che non c’è stato alcun arricchimento doloso da parte sua, come peraltro ha sancito anche la Corte dei Conti», spiega l’avvocato Alberini, «La scelta del patteggiamento è legata al fatto di non voler affrontare il dibattimento, con i suoi tempi lunghi, evitando anche l’ulteriore ribalta mediatica». Stando alla difesa, il Movimento Consumatori ha realizzato i progetti per cui erano stati stanziati i soldi dagli enti. Casomai c’è stato un errore nella rendicontazione con le fatture. E comunque non c’è stato alcun arricchimento per Miozzi.


Nell’inchiesta, accusate di truffa aggravata in concorso, erano finite anche Monica Multari, attuale rappresentante legale del Movimento Consumatori, e Laura Gritti in qualità di rappresentante legale e socia di Social Mind, una cooperativa di mediazione civile in ambito bancario-finanziario che per il Movimento consumatori veneto aveva realizzato parte dei progetti finiti nel mirino della Procura, entrambe difese dall’avvocato Alberini. Il pm ha stralciato la posizione delle due indagate e ad agosto ha chiesto l’archiviazione per non aver commesso il fatto. Ora si attende la decisione del gip.


Miozzi ha in corso anche un altro procedimento per presunte irregolarità nell’attività professionale che, secondo quanto appreso, starebbe andando verso l’archiviazione. Nei giorni scorsi, l’ex presidente del Movimento Consumatori ha chiuso invece la partita con la Corte dei Conti: assieme a Multari, ha scelto il rito abbreviato (applicato per la prima volta in Veneto) e ha versato nelle casse dell’Erario 69mila euro. Il giudizio è stato quindi dichiarato estinto.


Rubina Bon


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