Trovato un cadavere nel Muson
MIRANO. L’hanno trovato poco dopo mezzogiorno nel salto dei Molini di Sopra a Mirano. Dopo quattro giorni di ricerche, vigili del fuoco, sommozzatori e carabinieri sono riusciti e recuperare il corpo senza vita di Giovanni Zanon, il pensionato di 65 anni di Borgoricco che mercoledì sera era scivolato dentro il Muson Vecchio e trascinato via dalla corrente. Nei giorni scorsi erano stati fatti diversi tentativi per ritrovare il cadavere: ieri mattina la svolta. Zanon era accostato su un argine, un metro sotto il livello dell’acqua, che in queste ore si è abbassata perché le chiuse sono state aperte e ha permesso l’intervento. Già prima delle 10, i pompieri di Mestre e Mira, oltre ai sommozzatori del nucleo di Mestre, si erano messi al lavoro per cercare l’uomo. Nei giorni scorsi a Stigliano di Santa Maria di Sala, erano stati ripescati dalle acque del Muson il k-way blu che Zanon indossava quando è uscito di casa, mentre sabato era stata recuperata una scarpa, sempre nel salese.
Ieri mattina, le ricerche si sono concentrate più a valle, nella zona dei Molini, alle spalle di Villa Belvedere. Con i gommoni, soccorritori e volontari si sono diretti più a valle, nel comune di Mirano, scendendo fino alla zona delle Barche. Ma un paio d’ore più tardi, dietro al parco della Villa, è rinvenuto il corpo senza vita di Zanon. Subito i vigili del fuoco hanno interdetto l’area ciclopedonale a nord, proprio per permettere le operazioni di recupero e tenere lontani i passanti. Operazioni che si sono concluse attorno alle 13.30, quando è stato riaperto il passaggio. Nessun problema per il ristorante all’interno dell’area verde, a due passi dal luogo dove il pensionato è stato ritrovato, che ha lavorato come una normale domenica anche perché l’ingresso è da un’altra parte. «Ho visto arrivare i vigili del fuoco attorno alle 10» spiega un pescatore sul Muson «ma poi alle 11 sono rientrato a casa. All’inizio le ricerche si sono concentrate nella zona dei molini e poi più valle. Mi spiace per quanto successo a quell’uomo». Dunque si è chiusa nel modo più tragico una vicenda, che ha tenuto banco per quasi novanta ore. Erano le 19.30 di mercoledì, infatti, che Zanon ha avvertito la moglie di voler uscire di casa per verificare il livello del Muson Vecchio dal ponte di via Muson a Borgoricco. Mentre la donna avrebbe preparato la cena, il pensionato voleva accertarsi che l’acqua non avesse raggiunto altezze preoccupanti. È salito sulla sua bicicletta e si è avviato vicino al fiume, com’era solito fare in caso di maltempo. Ma stavolta qualcosa è andato storto. Forse Zanon non indossava delle scarpe adatte, o l’erba resa viscida dalla pioggia, o si è avvicinato troppo al Muson, ed è finito nell’acqua gelida. Oltre alla moglie, lo sfortunato Zanon lascia anche i figli e i fratelli.
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