Trovato morto in casa dopo venti giorni
Mira. Non rispondeva ai parenti che hanno allertato le forze dell’ordine. Viveva solo in una casa isolata senza acqua e gas
MIRA. Muore in casa e viene ritrovato a tre settimane dal decesso. Questa la terribile scoperta fatta venerdì mattina da pompieri e carabinieri di Mira in via Trescievoli al civico 59. Una zona di campagna che si trova fra le frazioni di Borbiago e Marano. Nella sua abitazione in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato il corpo di Severino Scavezzon un anziano di 78 anni pensionato ex operaio della Breda.
L’uomo da tempo si era isolato e abitava in una casa diroccata senza luce ne acqua. L’acqua che utilizzava per lavarsi e bere, era quella che tirava sul dal pozzo. Era anche senza riscaldamento. Una condizione di marginalità che era nota anche ai residenti . «Ci dispiace per la sua morte. Severino», racconta il vicino di casa Dino Ceccato, «era una persona schiva e con il tempo si era isolato sempre più . Lo vedevamo girare con il motorino in quartiere fino a qualche settimana fa. Era comunque di buon umore e nonostante le difficoltà della vita era una persona che si faceva benvolere». L’uomo aveva dei parenti in Friuli che non riuscivano più a mettersi in conttatto con lui e sino così rivolti alle forze dell’ordine. Così venerdì mattina alle 10 è avvenuta la macabra scoperta.
L’uomo è stato trovato vicino alla cucina in avanzato stato di decomposizione nonostante la bassa temperatura ne abbia rallentato il processo. Gli inquirenti arrivati sul posto suppongono che la morte possa risalire anche ad una ventina di giorni fa. Il corpo è stato portato all’obitorio di Dolo dove è in attesa di un esame per capire le cause del decesso. L’uomo infatti potrebbe essere stato colto da un malore e poi non riuscendo a chiamare aiuto sia morto. I funerali si terranno solo dopo il via libera della magistratura. La notizia del tragico decesso mette in evidenza ancora una volta i casi di marginalità sociale presenti nel comune di Mira. Sulla questione interviene anche l’assessore alle politiche sociali Chiara Poppi. «Questa persona non era seguita dai nostri uffici», spiega l’assessore, «Ci informeremo in questi giorni attraverso i nostri servizi sociali per capire cosa è successo. Si tratta di un fatto comunque che ci preoccupa e ci provoca sconcerto. A volte l’autoisolamento degli anziani provoca marginalità sociale spesso di difficile individuazione. Resta il fatto che si deve fare di tutto perché fatti del genere non si ripetano».
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